Studenti eccellenti nelle prove Invalsi: Valle d’Aosta al primo posto, ultime Campania e Calabria con il 5,2%

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Dopo la pubblicazione dei risultati delle prove Invalsi 2022 è tempo di bilanci. L’Invalsi pubblica un approfondimento sugli allievi eccellenti nelle prove Invalsi, ossia gli alunni che raggiungono almeno il livello 4 in Italiano e in Matematica e il livello B2 in entrambe le prove di Inglese.

Secondo Invalsi il numero di alunni eccellenti è uno degli indicatori dell’equità dei sistemi scolastici. L’aspetto dei top performer è legato al tema della fragilità scolastica, ma non sempre questi due aspetti sono complementari.

In linea di massima, dove si riscontrano maggiori situazioni di fragilità, vi è anche una minore capacità dei sistemi scolastici territoriali di sostenere le eccellenze.

Dando uno sguardo ai numeri, in Italia gli allievi eccellenti sono il 13,5% rispetto al 18,3% del 2019. La Valle d’Aosta, con il 25,9%, è al primo posto, mentre la percentuale più bassa, 5,2%, si registra in Campania e Calabria.

Dai risultati di quest’anno si può vedere una ripresa dopo la pandemia, con un divario tra Nord e Sud che resta ancora elevato.

Il contesto di provenienza degli studenti gioca un ruolo importante: “considerando solo il 2022 gli allievi eccellenti sono presenti con una percentuale più che doppia tra i ragazzi provenienti da famiglie più avvantaggiate rispetto a quelle meno favorite e di quasi dieci volte tanto rispetto a quelle di cui non abbiamo informazioni circa il background” rileva Invalsi.

Dispersione implicita, un fenomeno in diminuzione ma con punte ancora alte in Campania, Sicilia e Sardegna. I dati Invalsi

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