Riduzione alunni per classe, riforma istituti tecnici e professionali e orientamento: entro settembre le nuove riforme del Pnrr

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Nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri è arrivato una richiesta chiara da parte del premier Draghi: accelerare sulle riforme del Pnrr. Già a settembre si devono raggiungere 11 obiettivi. Fra questi sono previste alcune misure per la scuola.

A oggi risultano conseguiti nove obiettivi e traguardi del Pnrr. Anticipando quanto previsto nel cronoprogramma condiviso con l’Europa, si punta a realizzare nei prossimi due mesi oltre il 50 per cento degli obiettivi e dei traguardi del Pnrr in scadenza a fine anno. Lo si apprende da Palazzo Chigi.

La presidenza del Consiglio ha chiesto quindi ai ministeri di anticipare, rispetto al cronoprogramma condiviso con l’Europa, il raggiungimento di 11 obiettivi a settembre (anziché tre, come previsto) e nove entro ottobre, mese nel quale non era contemplata alcuna scadenza.

Il Governo, dunque, intende varare a settembre, anche con un provvedimento d’urgenza, l’adozione delle riforme del sistema di istruzione primaria e secondaria al fine di migliorare i risultati scolastici. Prevista anche la riforma degli istituti tecnici e professionali, la riorganizzazione del sistema scolastico e la riforma del sistema di orientamento.

Riforma istituti tecnici e professionali

Sul documento del Pnrr che fa riferiremo alle 6 riforme per la scuola, si legge che la riforma mira ad allineare il curricolo degli istituti tecnici e professionali alla domanda di competenze che proviene dal tessuto produttivo del Paese, in particolare verso l’output di innovazione del piano nazionale Industria 4.0 e la profonda innovazione digitale in atto in tutti i settori del mercato del lavoro.

L’elevata qualità del curriculum offerto incoraggerà l’occupabilità, grazie anche all’armonizzazione dei programmi di formazione in base alle esigenze di ciascun territorio.

La riforma investe sul capitale umano in un approccio mirato e adeguato alle condizioni geografiche, economiche e sociali di ogni contesto locale, con benefici diretti di breve e lungo termine sulle potenzialità di crescita del Paese.

Riforma orientamento

La riforma introdurrà moduli di orientamento nelle scuole secondarie di I e II grado (non meno di 30 ore per le studentesse e gli studenti del IV e V anno) e verrà realizzata una piattaforma digitale di orientamento relativa all’offerta formativa terziaria degli Atenei e degli ITS. Mettere in sinergia il sistema di istruzione, quello universitario e il mondo del lavoro favorisce una scelta consapevole di prosecuzione del percorso di studi o di ulteriore formazione professionalizzante e contrasta dispersione scolastica e crescita dei neet.

Nella riforma è previsto anche l’ampliamento della sperimentazione dei licei e tecnici quadriennali, con ulteriori 1.000 classi in altrettante scuole (in aggiunta rispetto alle 100 attuali).

La riforma sarà adottata entro il 2022.

Riorganizzazione sistema scolastico

La riforma intende intervenire su due aspetti strategici: il numero delle studentesse e degli studenti per classe e il dimensionamento della rete scolastica.

Il numero degli iscritti alle scuole diminuirà nei prossimi anni a causa della denatalità, comportando una riduzione della necessità di personale scolastico: uno scenario che offre l’occasione per ripensare l’organizzazione del sistema scolastico.

Il risultato finale sarà una riduzione del numero medio di studentesse e studenti per classe, a vantaggio della qualità dell’insegnamento.

PNRR ISTRUZIONE

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