Sindacati alla politica: ringraziate docenti che lavorano con stipendi ridicoli, abilitare e stabilizzare i precari, meno alunni per classe e scuola dell’Infanzia garantita

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Oggi i sindacati hanno incontrato i politici durante una tavola rotonda per parlare dei programmi elettorali e del futuro della scuola italiana.

Presenti in rappresentanza delle forze politiche l’on. Valentina Aprea (Forza Italia), le on. Carmela Bucalo e Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia), l’on. Eleonora Forenza (Rifondazione Comunista), l’on. Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana), le on. Manuela Ghizzoni e Irene Manzi (PD), Enzo Maraio (PSI), l’on. Rossano Sasso (Lega – Salvini), la sen. Daniela Sbrollini (Italia Viva), l’on. Manuel Tuzi (M5S), Massimo Arcangeli (Unione popolare – de Magistris).

Cosa chiedono i sindacati alla politica? Abbiamo chiesto ai segretari presenti

Il segretario nazionale della UIL scuola punta il dito sugli aumenti stipendiali, ha affermato che bisognerebbe “ringraziare i docenti, che vanno a scuola con stipendi che fanno ridere”

“A volte – ha affermato mi sembra di ascoltare politici che non conoscono come siano andate le cose a scuola. Le cose che avete criticato sono state partorite da Governi in cui eravate tutti presenti. Nessuno dei politici ha ringraziato i docenti, che hanno lavorato con dedizione nonostante le disgrazie della scuola e continuano a farlo, con stipendi che fanno ridere. La scuola è la realtà di tutti i giorni, le strutture sono fatiscenti. Dobbiamo conoscere la scuola, vedere come funzionano le cose in Italia e poi ragionare sulla scuola”.

“Bianchi ci ha detto di rinnovare il contratto scuola ma ciò non è stato fatto. Indipendentemente dalla media europea il personale italiano si merita stipendi adeguati”.

Per FLCGIL prioritario stabilizzare i precari. “investendo sulla loro formazione.” Per il Segretario la politica ha fatto il contrario. “Se l’anno scolastico parte male è colpa di scelte sbagliate. Come minimo bisognerebbe scorrere le graduatorie anziché fare nuovi concorsi. La formazione deve essere per tutti, non selettiva per costruire competizione. Sì a percorsi abilitanti e ragionare sulla stabilizzazione dei precari”.

Per la CISL, secondo quanto ci ha dichiarato la segretaria ai nostri microfoni, “bisogna prendere atto che c’è una emergenza, con 200mila precari, alcuni dei quali si sono confrontati con i concorsi. Prendiamo in mano le graduatorie, abilitiamo chi non lo è con un anno di formazione ed esame finale stabilizziamo chi già lavora in classe.”

Sulla questione delle classi pollaio si è discusso tanto in questi mesi, problema che secondo il segretario SNALS non è affatto risolto, “il numero di alunni per classe – ha detto la Serafini – è ancora un problema, con aree del paese con 27 e più alunni per classe. Ciò ci preoccupa tantissimo, perché non si può lavorare al meglio venendo incontro alle esigenze dei singoli alunni.”

Sulla questione della riforma dei cicli e sulla possibilità di tagliare un anno delle superiori, il Coordinatore Gilda è stato lapidario “Rivedere i cicli scolastici? Se non si riesce in 5 anni a finire i programmi … Prima pensiamo a quanti italiani non hanno neppure la scuola dell’infanzia”

Il video

 

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