Covid, i pediatri: “Più effetti negativi da Dad che da ripresa contagi a scuola”
“Oggi la priorità per il benessere dei bambini e dei ragazzi che tornano a scuola è vivere la socialità, la frequenza e tutte le attività di contorno che il percorso di istruzione può offrirgli. Occorre vivere la scuola ‘dal vivo’ e non da remoto”.
Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Rino Agostiniani, già vicepresidente e oggi tesoriere della Società italiana di pediatria (Sip).
“Questo perché ci preoccupano più gli effetti negativi della Dad, con disturbi che abbiamo visto crescere in questi 2 anni di pandemia, che quelli legati ad una ripresa dei contagi Covid. Rimane però l’invito alle famiglie di essere attente, ma questo vale anche per l’influenza”.
I pediatri suggeriscono: “In caso di febbre o di malessere, non mandiamo il bambino a scuola, ma teniamolo a casa per precauzione. Se ha il naso chiuso, direi che si può evitare di andare a fare il tampone Covid – precisa Agostiniani – In autunno è possibile che ci sarà un aumento dei positivi al Covid, ma abbiamo una larga parte della popolazione, anche in età scolare, vaccinata. E questo ci fa essere ottimisti. Invece è la stagione influenzale che potrebbe presentarsi più aggressiva, perché per 2 anni siamo stati meno esposti. In questo caso, gli anziani e le persone fragili pensino in tempo a vaccinarsi”.