Stipendi europei, aumento organici docenti e ATA e più tempo scuola in tutto il Paese. Le priorità della Flc Cgil: “L’1% del PIL sia destinato all’Istruzione” [INTERVISTA]

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“Solo un robusto intervento nell’ambito delle politiche e della finanza pubblica per l’istruzione potrà davvero rappresentare un cambio di rotta per la nostra scuola”.

Inizia così l’elenco delle richieste che Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cgil, ha spiegato ad Orizzonte Scuola in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre.

Un ultimo appello ai partiti che a breve dovranno salire al Governo e costituire il nuovo Parlamento.

 

Se proprio volessimo restringere a 3 le priorità per la Flc Cgil, quali sono i temi su cui puntare?

Provando ad arrivare a tre dico sicuramente l’incremento degli organici docenti e ATA partendo dalla conferma e dalla stabilizzazione dell’organico covid; il deciso aumento delle retribuzioni che riconosca la dignità e il ruolo sociale del lavoro dei docenti e personale ata e che avvicini gli stipendi a quelli dei colleghi europei; estensione del tempo scuola in tutto il paese e in particolare del tempo pieno nel Mezzogiorno d’Italia.

Lei propone un incremento nel breve-medio periodo di almeno l’1% del PIL della spesa corrente in istruzione. A cosa dovrebbe servire, oltre a quanto già spiegato?

Questo investimento strutturale va utilizzato per elevare l’obbligo scolastico fino ad almeno 18 anni e per rendere obbligatoria la scuola dell’infanzia; per costituire classi con non più di 20 alunni; per ridurre a dimensioni fisiologiche il precariato;

E poi?

Anche per costituire autonomie scolastiche che siano liberate da tutte le procedure burocratiche che non hanno a che vedere con l’attività di istruzione e per un investimento nell’edilizia scolastica e nella creazione di nuove scuole poiché le risorse del PNRR rispondono solo in parte a questa necessità.

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