Sostegno, Miceli: “Quantificazione ore in base ai range una misura per risparmiare 5 mila docenti l’anno. Il Ministero ci ripensi” [VIDEO]

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La quantificazione delle ore di sostegno in base a range predefiniti è il cuore del decreto interministeriale 182/2020. Ma è una misura ragionieristica, ovvero guarda solo al risparmio delle casse statali a discapito degli studenti con disabilità.

Lo ha detto Walter Miceli, avvocato specializzato in legislatura scolastica, nel corso dello speciale in diretta su Orizzonte Scuola Tv dedicato al PEI.

La nuova modalità -spiega Miceli – era stata sanzionata pesantemente dal Tar Lazio che aveva evidenziato l’assenza delle linee guida sul profilo di funzionamento. Ma non soltanto. Le critiche si erano concentrate sul fatto che questa quantificazione introduceva un automatismo che non aveva nessuna finalità didattica o pedagogica ma una finalità economica, ovvero la riduzione progressiva del numero di insegnanti di sostegno“.

5 mila docenti di sostegno in meno l’anno e una riduzione dei costi delle finanze pubbliche di 182 milioni di euro l’anno. Questo è l’obiettivo dichiarato dal legislatore“, aggiunge

Oggi le associazioni di categoria, quasi tutte, hanno protestato contro questa modalità di assegnazione delle ore di sostegno. E questo è un bene“, secondo il legale.

Miceli fa notare che questo “automatismo fra una certificazione sanitaria, ovvero il profilo di funzionamento, e la determinazione delle ore di sostegno, è in aperta contraddizione con le premesse da cui era partita la nuova configurazione“, di un modello di PEI su base ICF, “cioè svincolare le ore di sostegno dall’accertamento sanitario. In questo modo si crea una sorta di vincolo, un annullamento della discrezionalità“.

Non solo: “se si vuole modificare la quantificazione delle ore, sforando i range, bisogna chiedere l’Unità Multidisciplinare per la revisione del profilo di funzionamento. Il che è inattuabile, non ci sarebbero i tempi“, evidenzia Miceli.

Tutto questo, sotto la minaccia della responsabilità per danno erariale“, avverte l’esperto in legislazione scolastica.

Si tratta di una misura insoddisfacente. Il tentativo che si dovrà compiere è far ripensare questo modello. I range saranno applicati fra maggio e giugno, quando si dovranno riunire i GLO per la verifica finale. Abbiamo un margine di tempo per ottenere un ripensamento da parte del Ministero“, conclude Walter Miceli.

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