Pubblicato in Gazzetta il regolamento del concorso per Dsga, Anief protesta per il mancato avvio di un bando riservato agli amministrativi ff

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È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 ottobre il regolamento del concorso per titoli ed esami per l’accesso al profilo professionale come Dsga, il Direttore dei servizi generali e amministrativi che affianca il dirigente scolastico nella conduzione organizzativa della scuola. Il provvedimento entrerà in vigore il 18 ottobre.

Il sindacato ritiene grave che non sia stato bandito anche un concorso riservato per Dsga: “Al concorso che si appresta ad iniziare non potranno partecipare i tre quarti degli amministrativi che da anni sono impegnati come Dsga facenti funzione, perché privi della laurea. Questi dipendenti, però, hanno esperienza da vendere, si sono formati sul campo. “Perché – chiede Marcello Pacifico, presidente Anief – i Dsga facenti funzione vanno bene per ricoprire il ruolo annuale ma non per essere assunti in ruolo su profilo superiore? Lo chiediamo da tempo, inascoltati. Nel frattempo, il nostro sindacato procede con i ricorsi in tribunali per stabilizzarli attraverso i tribunali e con la denuncia circostanziata al Comitato europeo dei diritti sociali”, conclude Pacifico.

IL CONCORSO PER DSGA

Il decreto detta disposizioni concernenti i concorsi ai sensi dell’articolo 32-ter, comma 5, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n.126. I concorsi saranno indetti su base regionale. Nel caso in cui i posti disponibili in una regione siano esigui, spiega la stampa specializzata, il bando potrà provvedere ad accorpare le procedure concorsuali ai fini dello svolgimento della prova scritta, della prova orale e della valutazione dei titoli, fermo restando che le graduatorie restano distinte per ogni procedura regionale, a seconda della scelta espressa dal candidato all’atto dell’iscrizione. Saranno ammessi a partecipare coloro che sono in possesso della cittadinanza italiana, o di uno degli Stati membri dell’Unione europea, oppure cittadinanza di uno Stato diverso da quelli appartenenti all’Unione europea, qualora ricorrano le condizioni di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in possesso dei diplomi di laurea, delle lauree specialistiche e delle lauree magistrali di cui all’allegato A, ovvero di analoghi titoli conseguiti all’estero considerati equipollenti o equivalenti ai sensi della normativa vigente.

LA POSIZIONE DEL SINDACATO

Il sindacato ricorda che la mancata stabilizzazione dei Dsga diventa ancora più grave si pensa che negli ultimi 12 anni, a seguito del dimensionamento Tremonti-Gelmini, sono stati tagliati 3.500 mila posti di Dsga. Quei posti, assieme alle sedie autonome e ai corrispettivi dirigenti scolastici, vanno riattivate. Ma la carenza di personale riguarda tutto il comparto Ata della scuola. Anief, con l’occasione, chiede al prossimo Governo di ripristinare anche altri 100 mila posti Ata: 60mila sono quelli tagliati nel 2008, 20mila su ruolo superiore AD e C, rispettivamente coordinatori amministrativi e dei collaboratori scolastici, previsti dal contratto nazionale da diversi anni ma mai attivati, 15mila accantonati per cooperative, 5mila tecnici negli istituti comprensivi.

Anief rilancia, quindi, i ricorsi al giudice del lavoro per ottenere la trasformazione in contratto a tempo indeterminato dei contratti a tempo determinato su posti vacanti e disponibili illegittimamente reiterati per oltre 36 mesi per lo svolgimento della funzione di Dsga, con richiesta di relativo risarcimento: gli interessati possono avere ulteriori informazioni cliccando qui.

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