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Cos’è l’alfabetizzazione energetica? Cosa possono e devono fare le scuole

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L’alfabetizzazione energetica è il processo attraverso il quale si comprende la natura nel suo complesso e, in essa, il ruolo insostituibile che ha l’energia nel mondo e nella vita quotidiana, accompagnata dalla capacità di applicare questa comprensione per rispondere alle plurime domande che provengono dalle comunità e dai territori e risolvere problemi.

Cosa sappiamo sull’energia e come lo abbiamo imparato

Gli scienziati (sociali e naturali) hanno ordinatamente sviluppato un corpo di conoscenze sull’energia attraverso un processo molto simile a quello utilizzato dalle discipline scientifiche in generale. Gli scienziati sociali e naturali esprimono e sperimentano interpretazioni della natura usando l’osservazione, l’esperimento e, congiuntamente, i modelli teorici e quelli matematici. Sebbene tutte le “idee” scientifiche siano transitorie e soggette a cambiamenti e miglioramenti (e il tempo e lo sviluppo che interviene in tal senso), per la maggior parte delle idee principali, c’è una reale conferma sperimentale e osservativa. Queste idee rilevanti non sono indirizzate a cambiare molto in futuro. Gli scienziati adattano e perfezionano le loro idee sulla natura quando incrociano in nuove prove sperimentali che non somigliano ai modelli esistenti, respingendo la nozione di giungere alla verità assoluta (parliamo, anche, di scienze sociali, non dimentichiamolo mai quando parliamo di alfabetizzazione energetica) e accettando l’incertezza come parte della natura e di ogni “naturale” processo evolutivo e adattivo.

La norma della scienza e l’alfabetizzazione energetica

La modifica delle idee (sulle quali, anche ciascuno di noi, ha costruito convinzioni), anziché il loro rifiuto assoluto, è la norma nella scienza, poiché i costrutti potenti tendono a sopravvivere, diventare più precisi e diventare ampiamente accettati. Nelle aree in cui viene perseguita la ricerca attiva e in cui non vi è una grande quantità di prove e comprensione sperimentali o osservative, è normale che gli scienziati differiscano l’uno dall’altro sull’interpretazione delle prove prese in considerazione. Scienziati diversi potrebbero pubblicare risultati sperimentali contrastanti o trarre conclusioni diverse dagli stessi dati. Idealmente, gli scienziati riconoscono tale conflitto e lavorano per trovare prove che risolvano il loro disaccordo. In questo modo, le comunità di scienziati sociali e naturali formano reti di auto-correzione, lavorando per una comprensione sempre migliore dell’universo sociale e naturale. Parte dell’indagine scientifica consiste nel valutare i risultati di indagini scientifiche, esperimenti, osservazioni, modelli teorici e le spiegazioni proposte da altri scienziati. La valutazione include la revisione delle procedure sperimentali, l’esame delle prove, l’identificazione di ragionamenti errati, l’indicazione di affermazioni che vanno oltre l’evidenza e la creazione di spiegazioni alternative per le stesse osservazioni. Sebbene gli scienziati possano non essere d’accordo sulle spiegazioni dei fenomeni, sulle interpretazioni dei dati o sul valore delle teorie rivali, concordano sul fatto che le domande, la risposta alle critiche e la comunicazione aperta sono parte integrante del processo della scienza. Man mano che la conoscenza si evolve, i principali disaccordi vengono infine risolti attraverso tali interazioni.

Un esperto di energia nelle scuole

Una persona esperta di energia:

  • È in grado di prendere decisioni informate sull’uso dell’energia sulla base di una comprensione degli impatti e delle conseguenze.
  • Sa quanta energia usano, per quale scopo e da dove viene l’energia.
  • Può valutare la credibilità delle informazioni sull’energia.
  • Può tracciare i flussi di energia e pensare in termini di sistemi energetici.
  • È in grado di comunicare in modo significativo sull’energia e sull’uso dell’energia.

Il quadro di alfabetizzazione energetica e come spiegarlo agli alunni

Cosa si intende, in primis, per alfabetizzazione energetica? Possiamo definire “alfabetizzazione energetica” quel contenitore educativo e culturale di principi essenziali e concetti fondamentali finalizzati all’educazione energetica. Dovremmo intenderlo come approccio interdisciplinare all’insegnamento e all’apprendimento dell’energia. Un canale nuovo, da inserire nelle scienze, nella tecnologia, ma anche nell’educazione civica e nel più complessivo parametro di educazione alla cittadinanza attiva, il cui quadro si capace di individuare e definire i principi essenziali e una serie di concetti fondamentali a sostegno di ciascun principio. L’articolo che vi proponiamo non cerca di identificare tutte le aree di comprensione dell’energia, ma piuttosto si concentra, sistematicamente, su quelli che riteniamo, a buona ragione, essenziali per tutti i cittadini. Presenta concetti energetici che, se compresi e applicati, aiuteranno gli individui e le comunità a prendere decisioni energetiche informate. Specialmente in questo delicatissimo momento storico.

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Negli USA si sta lavorando ad un documento di alfabetizzazione energetica: e in Italia?

Il documento sull’alfabetizzazione energetica dovrebbe essere il culmine di sessioni di ascolto pubblico e migliaia di esperti provenienti da diversi campi di studio contribuiscono a un dialogo su ciò che una persona con un’alfabetizzazione energetica dovrebbe conoscere e comprendere. Mentre in alcuni stati si sta lavorando, interessando le agenzie educative, come negli Stati Uniti d’America, in Italia ancora non esiste neppure un programma a tal modo concepito e finalizzato. Lassismo? Pressapochismo? Restiamo, come accade spesso in attesa. E mentre attendiamo è il caso che le scuole comincino ad interrogarsi, a proporre piste di intervento, Unità di Apprendimento, progettualità, decaloghi, circolari e quant’altro fosse necessario non solo per parlarne ma principalmente per intervenire.

Come affrontare l’alfabetizzazione energetica nelle nostre classi

Sarebbe necessario, forse utile e indispensabile, guardare all’energia attraverso la lente d’ingrandimento e l’angolo visuale non solo delle scienze naturali ma anche e principalmente (sta qui la vera novità da introdurre) delle scienze sociali. Le questioni energetiche richiedono una cognizione al fenomeno per il tramite e la nomenclatura dell’educazione civica, dell’economia, della sociologia, della storia, della psicologia e della politica oltre che, naturalmente, della tecnologia, dell’ingegneria, della matematica e, evidentemente, della scienza. Uno studio completo dell’energia e della competenza a tal riguardo individuata non può che avvenire attraverso l’utilizzo sistemico dell’alfabetizzazione energetica che dovrebbe essere interdisciplinare e utilizzare, con metodo scientifico e sociale, l’approccio fondato sui sistemi per apprezzare appieno la complessità delle questioni energetiche.

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