Assunzioni docenti precari da Gps con errori, domani incontro Ministero-Sindacati. Anief: situazione complessa andrà avanti mesi, l’amministrazione deve intervenire per limitare i danni creati

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Un mese e mezzo dall’inizio del nuovo scolastico non è bastato per risolvere il problema degli errori a catena che caratterizzano le individuazioni dei docenti precari da Gps.

Nel corso delle settimane la situazione è addirittura peggiorata, con migliaia di supplenti costretti a rinunciare o ad accettare cattedre lontane, pur avendo punteggi alti e a disposizione posti vacanti nelle loro vicinanze. Il quadro, che in moltissimi casi avrà una “coda” in tribunale per via dei tanti ricorsi presentati, sta preoccupando anche il Ministero dell’Istruzione, che domani, alle 14.30, incontrerà di nuovo i sindacati rappresentativi. Oggi la stampa specializzata ha provato a dare una spiegazione: “il problema dell’algoritmo si sostanzia in questo: più turni di nomina (ci sono Uffici Scolastici al decimo e anche al dodicesimo turno!) hanno creato un caos”. Con conseguente “rabbia, delusione, frustrazione tra i docenti considerati rinunciatari”.

Anief ha già espresso la sua posizione la scorsa settimana, presentando la richiesta di attuare urgenti modifiche al sistema organizzativo e informatico. “Dalla fine di agosto abbiamo ricevuto rassicurazioni sulla copertura totale delle cattedre – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato – , invece ci ritroviamo a dovere sciogliere una matassa intricatissima, con reclami e ricorsi inevitabili che renderanno ancora più difficile riuscire a far quadrare il cerchio. Prevediamo, comunque vada, un ‘balletto’ di cattedre senza precedenti, perché nelle prossime settimane le sentenze dei giudici, anche a seguito dei ricorsi che Anief continua a raccogliere, imporranno il rimescolamento delle nomine, con sicuro danno per gli alunni, a partire da quelli che hanno il sostegno. Domani, quindi, riproporremo dei correttivi in corsa, come la possibilità per i precari che hanno rinunciato alle nomine da Gps di potersi candidare tramite Mad”, conclude Marcello Pacifico.

I MOTIVI DEL CONTENDERE

Il problema principale, osserva Orizzonte Scuola, è che “il docente ha espresso le preferenze (max 150 preferenze tra analitiche e sintetiche) entro il 16 agosto. Senza avere idea di quali sarebbero state le cattedre effettivamente disponibili per le supplenze. Al buio. L’algoritmo, arrivato il turno di nomina del docente, analizza l’incrocio tra preferenze e cattedre esistenti. Se il turno di nomina fosse solo uno, il problema non si porrebbe. Ma quando i turni di nomina diventano due, quattro, otto, dieci cosa dire al docente che quella cattedra l’aveva scelta ma che diventa “disponibilità sopraggiunta” ad un turno successivo?”. A causa di svariati motivi che hanno prodotto “in ritardo la disponibilità” dei posti, vengono penalizzati “i docenti con una buona posizione in graduatoria ma che hanno partecipato ad un primo turno con poche disponibilità”. Per concludere, “qualcosa, veramente, non funziona. Non nell’algoritmo in sé”, sul quale Anief ha chiesto informazioni sul codice sorgente attraverso richiesta di accesso agli atti, e neanche “nel modo in cui è stato gestito dagli Uffici Scolastici”.

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