16 ore per i prof e 18 per i maestri, la proposta non piace: “Non vogliamo lavorare meno, vogliamo meno alunni per classe e meno cartacce”

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La proposta arriva da Massimo Luciano Sidoti, pedagogista, intervenuto ieri nelle nostre pagine con una proposta che ha fatto molto discutere sui social.

“Personalmente – ha scritto – ridurrei il carico di lavoro degli insegnanti per dar loro la possibilità di preparare bene la lezione, di correggere i compiti, di somministrare verifiche valide e soprattutto di avere la serenità di poter valutare emotivamente l’alunno….”

La proposta avanzata è di ridurre a 16 ore settimanali il carico di lavoro diretto dei docenti e 18 quello degli insegnanti della primaria, assegnando le altre ore a docenti precari.

Molte le reazioni sui social, non tutte di apprezzamento della proposta. Anzi!

Numerosi i commenti che chiedono una diminuzione, non tanto delle ore di lavoro, quanto del numero di alunni per classe.

Sara suggerisce che per abbassare il carico di lavoro ai docenti basterebbe “mettere il tetto a 15 alunni per classe” “Lavoriamo meglio e lavoriamo tutti, con grosso vantaggio per i ragazzi.

Anche Marco è della stessa idea, “meno alunni per classe, meno burocrazia, abbassare età per la pensione ed eliminare tutti i progetti pomeridiani

La questione burocrazia è tornata spesso nei commenti. Raffaele la sintetizza così: “dovete ridurre le cartacce

Moris punta il dito contro la “burocrazia pomeridiana” e le riunioni ritenendoli poco proficui: “la maggior parte degli incontri é una perdita di tempo!!!”, stigmatizza

Se lo scopo è far lavorare più precari, Alessandra suggerisce un’altra strada: “anticipare le pensioni no?

Elena mette il dito sulla piaga di una questione delicata: “professori e maestri dovrebbero avere lo stesso stipendio e lo stesso numero di ore!!!

Mentre Au Ro lamenta la dimenticanza di alcune categorie di insegnanti, “l’infanzia non esiste. Noi bighelloniamo

Non tutti, però sono critici, Adriana sembra favorevole, ma è titubate sulla fattibilità della proposta “l’ho sognato di notte dopo aver mangiato per cena un bue intero in salmi.

Chiara invece è favorevole e fiduciosa, ma ha un timore: “sì, basta che nn ci riducete Anke lo stipendio che è già da fame

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