Docente ha una relazione con un’alunna: innocente perché maggiorenne, ma licenziato. I giudici: “Ha violato i doveri inerenti alla funzione docente”

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Docente destituito dal servizio per aver avuto una relazione con un’alunna, da poco maggiorenne. La notizia, riportata dal Corriere della Sera, farà sicuramente discutere.

I fatti

L’insegnante, all’epoca in servizio presso una scuola superiore della Lombardia, ha avuto una storia d’amore con una delle sue alunne, che aveva compiuto, durante l’anno scolastico, 18 anni. L’uomo ha affermato, durante il procedimento in Tribunale, che la madre della studentessa era consapevole che sua figlia avesse una storia con il suo insegnante. Tutto era nato, a detta, dell’insegnante, da un iniziale interessamento della ragazza. L’alunna, poi, era consenziente e ricambiava i suoi sentimenti.

Dopo tre gradi di giudizio, tutte le accuse sono state regolarmente giudicate inconsistenti e smontate.

Destituzione del servizio

Per il docente, dunque, è stata confermata la destituzione dal servizio e non potrà avere in futuro alcun accesso al mondo della scuola, né a qualsiasi altra forma di pubblico impiego.

L’uomo, si precisa, non era stato denunciato per la relazione consenziente con la propria studentessa (è reato solo se l’allievo o l’allieva ha meno di 16 anni) ma è finita in tribunale perché il docente aveva fatto ricorso contro la destituzione.

Di fronte alla sua azione legale, i giudici hanno spiegato e argomentato che il disvalore delle condotte emergeva in tutta la sua gravità considerando, da un lato, il ruolo di responsabilità e la funzione educativa assegnati al docente e, dall’altro, il fatto che gli studenti a lui affidati attraversavano un’età obiettivamente critica sotto il profilo dello sviluppo della personalità e delle modalità di interazione sociale”.

“Grave violazione dei doveri inerenti alla funzione educativa”

Il fatto che la madre della ragazza fosse consapevole della storia è stato considerato un’aggravante, perché, dopo un colloquio tra il professore e la donna, la relazione si era brevemente interrotta, ma poi era stata riallacciata. Il docente ha cercato di spiegare, nel corso dei vari dibattimenti, che tutta la storia si fosse sempre svolta al di fuori della scuola e senza ricadute in ambito scolastico.

La relazione con la studentessa è stata però ritenuta “una grave violazione dei doveri inerenti alla funzione educativa”.

Per i Giudici della Corte d’Appello, segnala il Corriere della Sera, “instaurare una relazione sentimentale e sessuale con un’alunna, tanto più se minorenne, significava venir meno in modo radicale ai doveri e alle responsabilità insiti nel ruolo e disvelava la totale incapacità di discernere la sfera professionale da quella personale e la sfera etica da quella sentimentale, giungendo il docente a uniformarsi nei comportamenti a un coetaneo dei propri allievi”.

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