“Aumento stipendi solo ai docenti con comprovate competenze e non a pioggia”, esplode la polemica sul nostro social. Sei d’accordo?

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“Il docente torni autorevole. – ha detto il nuovo Ministro il giorno del suo insediamento – Mi batterò per questo”. Ma come? Molti docenti se lo sono chiesto dibattendo soluzioni sulla nostra bacheca Facebook, non senza qualche punta di polemica.

Merito

“Merito”, è la parola leitmotiv che, da quanto si intuisce, sottenderà tutte le azioni di riforma dell’attuale esecutivo capeggiato da Giorgia Meloni e che vede un uomo di cultura ed esperienza (anche politica) a capo del dicastero dell’istruzione.

Favorevoli? Contrari? Poco importa, in fin dei conti. L’idea di merito che l’esecutivo porterà avanti nell’ambito scolastico è stato chiarito durante il giorno dell’insediamento: consentire a tutti gli studenti di partire con stesse opportunità per dispiegare al meglio le proprie potenzialità e riportare la scuola alla sua originaria funzione di ascensore sociale. Vedremo come si attuerà e quale dibattito politico-culturale si innescherà.

E i docenti?

Merito o non merito gli aumenti stipendiali? Oggi ci sarà un incontro importante con i sindacati, importante perché amministrazione e parti sociali dovranno “prendersi le misure” e perché siamo in fase di rinnovo contrattuale pertanto capire cosa intende fare l’esecutivo non è cosa da poco dato che i lavoro sono già in stato avanzato.

Il dibattito sui social

Ad ogni modo, la questione merito / valorizzazione dei docenti / stipendio ha infiammato i nostri social. In particolare un commento, quello di Marco, ha scatenato una lunga sequela di risposte.

Lo stipendio va aumentato solo ai docenti con comprovate competenze, non a pioggia“, in conclusione, dice: la scuola non deve essere uno “stipendificio”. 

Concetto ardito, per certi versi, che ha urtato il comun sentire di alcuni colleghi.

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