“Via il telefonino agli studenti bulli”: in Valle d’Aosta spunta il Daspo digitale

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Via il telefonino agli studenti bulli. L’idea è venuta al questore di Aosta, Ivo Morelli. Applicare, dunque, il decreto sulle misure di prevenzione antimafia, anche ai bulli, vietando l’utilizzo dello smartphone.

Secondo il questore, infatti, alle origini del disagio giovanile c’è anche “una spinta verso l’emulazione di quello che vedono sui social media. Noi monitoriamo cosa pubblicano, poi possiamo anche porre in essere delle misure di prevenzione che impediscano al ragazzo l’utilizzo del telefono per un mese oppure per tre mesi”.

A far scoppiare il caso sono stati alcuni fatti avvenuti a Verres, paese di 2.500 abitanti, dove si concentrano in un polo scolastico quasi 1.000 studenti di scuola media e superiore, provenienti da diversi paesi della zona. Una situazione che può favorire l’emergere anche di episodi come la rissa tra ragazzine per ragioni “amorose” filmata nelle scorse settimane e finita alla ribalta nazionale. Ma non solo.

Il tema è stato affrontato in una riunione del Comitato per ‘ordine e la sicurezza pubblica della Valle d’Aosta, nella quale è stato deciso di intensificare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Soprattutto per i minorenni, il richiamo è in particolare a una maggiore attenzione da parte dei genitori. Ma se i ragazzi dovessero spingersi più in là, il questore interverrà.

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