Al liceo Giordano Bruno di Roma si presenta il libro di Fiorella Mannoia: “Abbattere le barriere, spegnere l’odio e la violenza”

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“Dirompenti, coraggiose, libere. Sono così le donne della musica” scrive Fiorella Mannoia nel libro fresco di stampa “Quello che le donne dicono. La musica è una cosa da ragazze” – Feltrinelli Kids in collaborazione con Amref Health Africa – Italia.

Storie di donne, musica, solidarietà, empatia sono alcuni temi di cui si è parlato durante l’evento organizzato a Roma l’11 novembre 2022 nell’aula magna del Liceo Giordano Bruno presso la sede di via della Bufalotta a cui hanno partecipato due grandi artisti della tradizione della musica italiana Fiorella Mannoia e Carlo Di Francesco.

A dare il benvenuto, agli studenti della scuola e ai partecipanti, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Alessandra Lorini che ha condotto l’intervista con Mannoia e spiegato che il libro nasce da una collaborazione con Amref Health Africa – Italia, impegnata nel continente africano per l’empowerment femminile. Fiorella Mannoia è da anni a fianco dell’organizzazione per progetti di promozione della salute, contro le violenze di genere e le mutilazioni genitali femminili.

Durante l’evento alcuni gli studenti del Laboratorio teatrale di Lettura e Scrittura del Liceo guidati dalla Prof.ssa Donatella Damiano sono stati coinvolti nella lettura di due brani del libro accompagnati dalle note musicali degli allievi della Big Bang della scuola. I giovani musicisti hanno suonato brani scelti con la direzione e il coordinamento rispettivamente dai docenti del liceo indirizzo musicale Prof. Maurizio Schifitto e dal Prof. Carmelo D’Eugenio.

Fiorella Mannoia ha scritto la prefazione a un libro dove emerge il vissuto  e il racconto di vita di trenta musiciste: da Aretha Franklin a Lady Gaga all’afghana Sonita Alizadeh… donne che hanno combattuto per i diritti femminili. Un libro intelligente e agile scritto con uno stile narrativo godibile che crea vicinanza ed empatia con i ragazzi. Racconta vissuti e storie di donne coraggiose che con determinazione sono riuscite a superare i limiti imposti dalla tradizione e talvolta anche da se stesse. Da Aretha Franklin, la regina del soul che ha cantato veri e propri manifesti femministi, a Lady Gaga, l’artista camaleontica in grado di trasformare il pop, a Sonita Alizadeh, la rapper afghana in lotta contro i matrimoni forzati. Ogni racconto è affiancato da illustrazioni a colori di grande impatto visivo e da una breve biografia che ripercorre i maggiori successi discografici e la vita delle protagoniste. I testi del libro – che vede la collaborazione con Dalcò Edizioni – sono di Roberta Marasco, le illustrazioni a colori di grande impatto sono di Eleonora Antonini.

Così come scrive nella prefazione al libro, Fiorella Mannoia parla ai ragazzi con entusiasmo e in modo autentico incoraggia le ragazze a lottare contro le ingiustizie facendo squadra in una sorta di “ spirito di sorellanza” che orienti le donne a  guardare in un’unica direzione: “Abbattere le barriere, spegnere l’odio e la violenza. L’obiettivo è quello di  avvicinare le donne superando inutili competizioni evitando come ci ricorda Franca Rame che come spesso accade le peggiori nemiche delle donne siano le donne stesse”.

“E’ dunque fondamentale trovare una causa in cui credere, e lottare fino in fondo in modo da riempire di significati il nostro vissuto. Partire dalle cose semplici… donare un sorriso con generosità all’altro da sè è già fare del bene al cuore. E’ bello fare del bene! Sono convinta che piccoli gesti e comportamenti sostenuti da un sistema di valori che puntano all’empatia e al rispetto dell’altro possono cambiare la realtà delle cose. L’obiettivo è che agire nell’ottica di in un mondo migliore e soprattutto più giusto”.

Fiorella Mannoia ha parlato ai ragazzi con estrema naturalezza, si è stabilito sin da subito con tutto il pubblico presente una certa empatia sostenuta dalle riflessioni sul libro che invitano certamente a non mollare mai di fronte alle ingiustizie.

“La più grande ingiustizia – spiega Fiorella Mannoia – è quella perpetrata in Africa: lo sfruttamento di un intero continente per le sue materie prime. Il nostro benessere deriva da secoli di sfruttamento. Oggi i cambiamenti climatici stanno mettendo sotto scacco la sopravvivenza del Pianeta con intere aree – che se non riusciremo ad arginare il problema con comportamenti sostenibili – che vanno incontro alla desertificazione con la conseguenza che alcune produzioni scompariranno. Inondazioni, siccità, deforestazione, erosione, perdita della biodiversità e conflitti alimentati dalla lotta per le risorse in diminuzione sono degli effetti già visibili in diverse aree geografiche, non solo nei paesi africani. Anche la guerra è un’ingiustizia e anche in questo caso penso sì alla guerra ancora in atto in Europa ma anche ai popoli dimenticati: dai curdi ai palestinesi. E, ancora, soffro per la mancanza di aiuti a chi ha bisogno: i più fragili, i malati di Alzheimer abbandonati nelle proprie case, le famiglie con figli disabili”.

“C’è ancora tantissimo da fare e in tal senso bisogna fare squadra perché da soli non si va da nessuna parte. Nel mio impegno con Amref, per esempio, contro le mutilazioni genitali femminili osservo che si stanno facendo progressi e anche un numero crescente di uomini condividono questa battaglia. Poiché si tratta di un rito ancestrale, le leggi non bastano per spazzare via questa barbarie”.

A cura di Concetta Di Lunardo

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