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Far odiare la lettura ai bambini, vediamo come possiamo evitarlo ispirandoci a Gianni Rodari. Con allegato da scaricare

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Nella prova, nel tentativo, che molti di noi compiamo di avviare i bambini all’affascinante mondo dei libri, molte volte gli adulti, in primis, naturalmente, noi docenti, commettono errori. Alcuni di questi davvero imperdonabili. Secondo lo scrittore e pedagogo italiano Gianni Rodari, meglio conosciuto come il “magister” della “morale rovesciata” ci sono numerose modalità per insegnare ai nostri alunni, ai nostri figli, a odiare la lettura. Avremmo letto, se fosse stato un altro pedagogista esattamente l’affermazione opposta, ovvero: “ci sono molti modi per insegnare ai nostri bambini ad mare la lettura”. Ma sarebbe stato troppo banale e, quasi certamente, non avrebbe determinata alcuna riflessione, peggio, alcun ripensamento all’approccio che, come insegnanti e come genitori, abbiamo all’educazione alla lettura, all’educazione all’utilizzo del libro. Sfortunatamente, ci cadiamo più di quanto pensiamo.

I benefici della lettura

I benefici della lettura sono ovvi, sia per i bambini che, naturalmente (anche se forse in molti lo dimenticano completamente), per gli adulti. Permette, la lettura, infatti, una più adeguata, una più consona comunicazione, e, non solo questo, amplia la utilizzabilità, in questo secolo molto limitata, del vocabolario e delle espressioni; per non parlare della circostanza che essa stimola l’immaginazione, sprona la concentrazione e, ancor di più e meglio, la miscela della conoscenza (delle poliedriche conoscenze, incapaci di diventare, in ciascuno di noi, corpo unitario). Per tutte queste considerazioni (validissime e attualissime) e anche per un pregevolissimo gusto personale (anche lo stesso amore che si prova per il libro, per la carta stampata, per le carte impallidite dal tempo, per la lettura), molti docenti e molti genitori utilizzano spesso molteplici strategie finalizzate, queste, a rendere gli alunni e/o i propri fan sfegatati, si immaginano o sperano) dei libri. La cattiva notizia per loro è che questo approccio non dà sempre un risultato. In effetti, molte volte si fallisce. Ed ecco perché l’istituto comprensivo Renato Guttuso di Carini, diretto dal dirigente professoressa Valeria La Paglia, ha voluto riconsiderare la possibilità di un percorso di “tecniche rodariane” per trovare in questa particolare grammatica di Gianni Rodari, pedagogo, scrittore e giornalista italiano scomparso nel 2017, una modalità nuova di insegnare ai bambini a non odiare la lettura, per quanto possa sembrare assurdo. Perché afferma Rodari noi, sovente, educhiamo e ci impegniamo a far odiare la lettura. Come? Basta fare alcuni semplici errori per provocare avversione laddove, invece, avevamo interesse a interesse il seme dell’amore per il libro. Rodari ha dato enormi contributi nel campo della pedagogia, soprattutto in relazione alla letteratura. Inoltre, è stato un creatore di successo di opere per bambini.

La grammatica della fantasia

Molti suoi articoli furono divulgati sulla stampa nei decenni tra il 1960 e la fine del 1970. In essi, oltre che nel suo famoso saggio “Grammatica della fantasia”, Rodari dava consigli a genitori, insegnanti e studenti sulla scrittura di storie. Sì, proprio quella scrittura creativa, dalla morale rovesciata, che si è attivata, grazie ad un finanziamento PON FSE proprio all’IC Renato Guttuso di Carini, nel modulo “Tecniche rodariane per sperimentare all’infinito”, autorizzazione numero 0009707 del 27/04/2021 – FSE e FDR – Apprendimento e socialità “Bentornati a scuola”. Ma Rodari non si limita ad osannare la creatività e la fantasia e l’indispensabile ricorso alla morale rovesciata, fornisce anche preziose informazioni sugli errori che questi attori (docenti e genitori) commettono nel processo educativo. Lo fa, in questo pregevole articolo pubblicato sul “Giornale dei Genitori” [GdG. 64. n.10/00] poi confluito nel libro Scuola di fantasia [Editori Riuniti, 1992]. Eccoli questi nove modi:

  • Presentare il libro come un’alternativa alla TV
  • Presentare il libro come un’alternativa al fumetto
  • Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più
  • Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni
  • Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura
  • Trasformare il libro in uno strumento di tortura
  • Rifiutarsi di leggere al bambino
  • Non offrire una scelta sufficiente
  • Ordinare di leggere per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura.

All’Istituto Comprensivo Renato Guttuso di Carini si parte dall’assunto opposto

Dettagliare i punti elencati da Gianni Rodari spinge a comportarsi in maniera diversa, a percorre questa via incappando in meno tortuosità e buche pericolosissime, a non andare fuori strada o, peggio, a non costringere i nostri alunni, i nostri figli, ad odiare la lettura.

“Presentare il libro in alternativa alla tv”

Per Rodari, negare l’intrattenimento per sostituirlo con un altro è totalmente controproducente. Ciò che si ottiene, dice, è creare un’antinomia tra loro che generi il rifiuto di uno.

“Presentare il libro come alternativa al fumetto”

Questo insegnante ha affermato che il fatto che a un bambino piaccia leggere fumetti non implica che ti piacciano altre letture. Se in un caso così i fan sull’altro tipo di letture non esistono, ciò indica che le cause di questo interesse sono diverse da quelle che generano il gusto per il fumetto, ha sostenuto.

“Dì ai bambini di oggi di prima leggi di più”

Non dobbiamo paragonare i bambini di oggi, la famosa generazione millenario, con l’ultima. Vivere in contesti completamente diversi e gli strumenti a portata di mano sono altri, così come anche gli stili di vita sono variati.

“Credi che i bambini abbiano troppe distrazioni”

Non perché un bambino abbia più tempo libero che porterà alla lettura. Secondo Gianni Rodari, questo avrà più a che fare con il posto che occupano i libri in una cultura e in una famiglia in particolare.

“Incolpare i bambini se non amano leggere”

Perché dovrebbe essere colpa dei bambini non essere attratti dai libri? Ci sono molte famiglie in cui i genitori stessi non leggono nemmeno il giornale. tuttavia, sono molto esigenti con i suoi figli e le sue pretese letterarie. Gianni, inoltre, indica la responsabilità dello Stato, della scuola pubblica e dell’“alta cultura”. secondo le sue parole, questo è “sempre troppo aristocratico per farsi insegnare i doveri”.

“Trasformare il libro in uno strumento di tortura”

Questo autore era contrario all’idea di concepire i libri come strumenti per condurre attività, “serie” e non fine a se stessa. Per lui era uno strumento di tortura, che si preparava a una vita di sofferenza. La scuola prende il bambino come mezzo su cui si deve esprimere un giudizio.

“Rifiutarsi di leggere ai bambini”

Leggere una storia, una poesia o una breve storia ai bambini, anche da piccoli, è un ottimo modo per formare un legame d’amore. Inoltre, stimola le proprie capacità comunicative e, ovviamente, è un ottimo modo per riportarlo alla propria lettura.

“Non offrire una selezione sufficiente”

Un errore nella caduta di molti adulti è regalare un libro particolare a un bambino e, se non lo legge, concludere che non gli piace leggere. Abbiamo letto la prima cosa che attraversa? Perché non diamo ai bambini la possibilità di scegliere un tema o un libro che li interessi?

“Lettura forzata”

Il modo più efficace per insegnare ai bambini a odiare la lettura. Poche cose dispiacciono più alle persone di quelle che richiedono loro di fare. Sale con le passioni. Quando si fa qualcosa per il passatempo potrebbe piacere. Però, quando lo agguanti come un lavoro o un dovere, la libertà viene frenata e sembra che il divertimento lo sia congiuntamente alla libertà. E il nostro alunno fa morire qualsivoglia interesse per la carta stampata. “Da diverse centinaia di anni i pedagoghi non cessano di ripetere che, non potendo costringere un albero a fiorire fuori stagione, quando non ci sono le condizioni giuste, nessuno dei figli si può ottenere per obbligo” scrive Gianni Rodari. Se sei un docente, una madre, un padre e vuoi che tuo figlio accresca il gusto per la letteratura, sarà meglio che tu riconsiderare quanto si è fatto sino ad adesso e seguire le linee guida di Gianni Rodari ma anche le attualissime di Oxford Gufo che della scrittura creativa ha fatto il suo cavallo di battaglia.

Lezione con tecniche rodariane

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