Rinnovo del contratto, stanziati solo 100 milioni. Anief ricorda che se non arrivano altri soldi dovranno essere utilizzati i 300 milioni del Mof

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“Senza risorse aggiuntive, i 300 milioni del Miglioramento dell’offerta formativa, che il ministro dell’Istruzione avrebbe voluto utilizzare per il ‘merito’ del personale, dovranno necessariamente tornare alla contrattazione per il rinnovo del contratto e quindi ad aumentare gli stipendi del personale scolastico”.

A ricordarlo è oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla luce dei soli 100 milioni presenti nel decreto legge n. 176 Aiuti quater per questo capitolo di spesa pubblica.

Pacifico ricorda che in base al “patto” stipulato lo scorso 10 novembre tra i sindacati rappresentativi e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ammontano a “500 i milioni promessi a tutti i lavoratori della scuola da utilizzare in fase di contrattazione. Se non verranno approvati emendamenti al decreto – spiega il presidente Anief – siamo pronti a chiedere i soldi del Mof; perché alla servono, comunque, risorse specifiche e aggiuntive per valorizzare concretamente il personale all’interno del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro andando a modificare in meglio profili e livelli professionali, anche del personale Ata e Dsga”.

Il giovane sindacato farà pervenire a breve, alla V Commissione Bilancio del Senato, le richieste di modifica al alcune questioni che se non affrontate porterebbero le nostre scuole pubbliche alla deriva: la prima è, appunto, lo stanziamento di risorse per la contrattazione con effetti diretti sul personale docente, Ata e Dsga, che sinora non ha avuto alcun riscontro perché anche nella Legge di Bilancio non vi sono investimenti. Inoltre, Anief chiederà il ripristino dell’organico aggiuntivo per il triennio; integrare le graduatorie del Concorso straordinario bis; ridefinire un corso-concorso bis per dirigenti scolastici; confermare o reintegrare nei ruoli del personale dirigente e docente che ha superato l’anno di prova.

Infine, “sempre con il DL 176/2022 – continua Pacifico – si sta profilando anche un nuovo bonus da 80 euro per l’anno 2022, di cui beneficeranno anche 1,2 milioni di lavoratori della scuola: pure in questo caso, però, i supplenti ‘brevi’ saranno esclusi. Per Anief questo non è logico, né legittimo e siamo pronti a dimostrarlo dinanzi al giudice: docenti e Ata, possono presentare ricorso con Anief per ottenere gli assegni mensili negati. Lo scopo è salvaguardare il diritto alla riscossione mensile della Retribuzione professionale docenti (per gli insegnanti) e il Compenso individuale accessorio (per il personale Ata)”, conclude il presidente Anief.

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