Più fondi per la scuola, Valditara chiede aiuto all’Europa: “Gli stati UE si adoperino subito”

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Alla Riunione Ministeriale del Comitato per le Politiche dell’Istruzione (EDPC) dell’OCSE in corso a Parigi, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha posto ufficialmente 3 temi riguardo l’attualità scolastica.

Il primo punto riguarda la possibilità di promuovere una riunione straordinaria con ministri delle finanze e ministri dell’istruzione per favorire politiche che portino all’aumento dei fondi per la scuola, e ancora, mettere allo studio nuove forme di finanziamento dell’istruzione, infine la possibilità di realizzare una banca dati comune che raccolga le migliori pratiche messe in atto dai Paesi per combattere l’abbandono e l’insuccesso scolastico.

L’incontro odierno fra i ministri, ambasciatori e delegati dei 38 Paesi membri dell’OCSE (più i 4 in adesione, Brasile, Croazia, Perù e Romania) si è svolto con l’obiettivo di definire gli orientamenti del lavoro futuro in seno all’organizzazione internazionale, con lo scopo di costruire sistemi educativi efficaci e così contribuire a uno sviluppo economico e sociale più sostenibile e inclusivo.

Intervenendo alle diverse sessioni di discussione, il Ministro Valditara ha evidenziato che “le crisi in corso e le crescenti diseguaglianze ci impongono non solo di investire adeguatamente nelle politiche dell’istruzione, ma anche in maniera più mirata”, in raccordo con le politiche economiche, sociali e dell’occupazione. Credendo che gli investimenti nella scuola abbiano un importante ritorno economico e sociale a medio e lungo termine, ha aggiunto Valditara, “il governo italiano è impegnato in un’importante azione a favore dell’istruzione, sia attraverso il bilancio nazionale che attraverso le considerevoli risorse del Piano per la Ripresa e la Resilienza”.

Il Ministro ha ricordato, come esempio, l’intervento per sostenere la partecipazione all’educazione e cura per la prima infanzia, che vede importanti investimenti in infrastrutture e per il miglioramento della qualità educativa, per aumentare l’offerta di servizi e ridurre le rette a carico delle famiglie. Inoltre ha sottolineato l’impegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito per combattere la dispersione scolastica, in particolare nelle scuole in cui i tassi di abbandono sono più elevati.

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