Arretrati stipendio, Di Meglio (Gilda): “Quando io mi aspetto 3mila euro e poi ne trovo 1500 non resto bene. Purtroppo c’è grande differenza fra lordo e netto”

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“La parte economica è stata chiusa con abbondante ritardo. E’ stata una parziale liberazione. Noi siamo già nel nuovo triennio contrattuale e non si vedono stanziamenti per il nuovo contratto”.

Lo ha detto Rino Di Meglio, Coordinatore nazionale Gilda degli Insegnanti, nel corso della videointervista rilasciata ad Orizzonte Scuola.

Il sindacalista parlando a proposito degli arretrati, ha posto l’attenzione sulla legittima delusione da parte dei tanti docenti e Ata insoddisfatti dell’importo ricevuto: “Io so benissimo che i colleghi sono delusi dagli arretrati che hanno ricevuto. Certo, meglio che niente ma in questo momento c’è la verifica fra lordo e netto. E i colleghi si accorgono una volta di più che è abissale“.

Di Meglio ricorda i motivi della differenza fra lordo e netto e infatti spiega che che “per arrivare al netto bisogna considerare l’11% di oneri previdenziali. Poi abbiamo l’Irpef che è individuale ma per i più anziani arriva anche al 30 o addirittura al 41%. E poi ci sono le imposte regionali e comunali e quindi alla fine siamo vicini alla metà rispetto al lordo“.

Quando io mi aspetto 3 mila euro e ne prendo 1500 non resto molto bene – conclude il numero uno di Gilda degli Insegnanti – e ci accorgiamo della voracità fiscale e previdenziale del nostro Paese“.

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