Manovra 2023, buste paga più pesanti per docenti e Ata da gennaio, confermata Ape Sociale e Opzione Donna, smart working per i fragili, Carta Merito per i centisti alla maturità, bonus psicologo fino a 1500 euro

WhatsApp
Telegram

La revisione del reddito di cittadinanza e del bonus cultura per i 18enni, la mini-proroga del superbonus, gli interventi contro il caro-energia e le multe per chi rifiuta i pagamenti con i Pos.

Dopo circa sette giorni di false partenze, rinvii e attese la commissione Bilancio in una lunga maratona andata avanti fino al mattino ha approvato la manovra e dato mandato ai relatori. Il provvedimento approderà in Aula a Montecitorio domani mattina alle 8, mentre il voto di fiducia è previsto per venerdì in mattinata.

Ecco le novità sulla base dei principali emendamenti approvati.

Aumenti in busta paga per redditi fino a 25mila euro

Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi più bassi aumenta ancora. L’emendamento presentato dal Governo aumenta la soglia di reddito da 20mila a 25 mila euro annui (lordi).

Stipendio docenti e Ata, da 24 a 41 euro mensili lordi in più per il taglio del cuneo fiscale

Bonus Cultura 18enni con “paletti”

Via libera al nuovo bonus per i diciottenni che può essere speso per libri e attività culturali, potrà arrivare a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e gli altri 500 euro nell’eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100.

100 alla maturità, arriva la Carta del Merito: bonus fino a 1000 euro per i 18enni.

Genitori

La manovra ha introdotto per tutti un aumento del 50% dell’assegno per i figli nei primi 12 mesi di vita del destinatario del bonus.

Assegno unico, aumento del 50% per le famiglie numerose. Carta risparmio spesa per i nuclei familiari con redditi bassi.

Un ulteriore mese di congedo parentale, con retribuzione che sale dal 30 all’80%. Potrà essere usato anche dai papà.

Via libera al congedo parentale all’80%, anche per i papà

I lavoratori fragili potranno lavorare in smart working, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo, anche esercitando – se necessario – un’altra mansione.

Smart working fino al 31 marzo solo per i fragili, salta (per il momento) la misura per i genitori under 14

Bonus Psicologo

Il bonus psicologo nato con il decreto Milleproroghe dello scorso anno diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro.

Bonus psicologo, sale fino a 1500 euro (tetto Isee a 50mila euro). La misura diventa permanente

Pensioni

Cambia la norma della manovra che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni: sale dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale. Cambia Opzione donna, che sale a 60 anni (ma riducibili di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni), ma solo per tre categorie di lavoratrici svantaggiate. Confermata Ape sociale per i lavori usuranti.

Pensioni, confermata Ape Sociale per lavori usuranti, cambia Opzione Donna, over 75 a 600 euro (solo per il 2023)

Divieto di incarichi remunerati ai pensionati nella Pubblica Amministrazione

Resta il divieto per la Pubblica amministrazione di conferire incarichi remunerati di qualunque tipo ai pensionati. Durante la seduta notturna della commissione Bilancio alla Camera, non è stato infatti approvato, perché dichiarato inammissibile, l’emendamento alla manovra presentato dai relatori che superava questo divieto.

4 milioni nel 2023 contro la violenza sulle donne

Aumentano in modo strutturale le risorse per il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Il fondo è incrementato di 4 milioni di euro per il 2023 e di 6 milioni a partire dal 2024. L’obiettivo dell’aumento è dare attuazione alle finalità del Piano strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

Gli ultimi interventi aggiuntivi per la scuola

L’emendamento all’articolo 98 – Scuola di Alta Formazione al fine di favorire il conseguimento degli obiettivi PNRR di competenza del Ministero dell’istruzione e del merito, nonché per rispondere alle richieste della Commissione europea in sede di valutazione del raggiungimento dei target e delle milestone previste nel Piano, fissa la tempistica di adozione dei decreti attuativi della riforma PNRR 2.2 della Scuola di Alta formazione. Inoltre introduce disposizioni volte a rafforzare i percorsi di orientamento, al fine di renderli un elemento strutturale.

L’emendamento all’articolo 138, –Edilizia scolastica, semplificazione amministrativa e accelerazione attuativa per gli enti localiintroduce disposizioni volte a supportare gli enti locali negli interventi di edilizia scolastica nell’attuazione del PNRR. In particolare, viene previsto, per gli enti locali beneficiari, l’utilizzo delle economie di gara derivanti dai ribassi d’asta per gli interventi di edilizia scolastica già autorizzati e confluiti tra i “progetti in essere” del PNRR.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito accelera sulle riforme del PNRR e con un emendamento alla Legge di Bilancio presenta un restyling sull’orientamento e l’introduzione del docente tutor.

Le misure già previste in precedenza dalla manovra per la scuola

Materie STEM, promozione delle competenze nelle scuole: reti, alleanze educative e iniziative di integrazione. BOZZA Legge di Bilancio

Al fine di favorire nel sistema integrato di educazione e di istruzione, il Ministero promuove specifiche iniziative di integrazione di attività, metodologie e contenuti, volti a sviluppare e rafforzare le competenze STEM, digitali e di innovazione.

150 milioni per i docenti: non più per il contratto, ma per progetti finalizzati all’orientamento e alla dispersione scolastica. NUOVA BOZZA Legge di Bilancio

Il Ministero istituisce fondo finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico. In particolare, con tale fondo si intendono sostenere azioni di orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica. Nel novero delle attività rientrano, altresì, le iniziative tese alla definizione della personalizzazione dei percorsi per gli studenti, nonché le attività realizzate in attuazione del PNRR.

Un miliardo agli statali in attesa del rinnovo del contratto. Una tantum nel 2023: vale 1,5% dello stipendio per 13 mensilità. NUOVA BOZZA Legge di Bilancio

Niente Reddito di cittadinanza se si rifiuta prima offerta di lavoro

Si perderà il beneficio del reddito di cittadinanza se verrà rifiutata la prima offerta di lavoro, anche se questa non verrà considerata ‘congrua’, laddove, per congruo, si considerava la proposta di un’occupazione che fosse compatibile con le proprie capacità e competenze, che prevedesse una retribuzione superiore del 20% rispetto all’assegno e che si svolgesse a una distanza entro 80 km dalla residenza o raggiungibile entro 100 minuti con il trasporto pubblico. Un emendamento approvato sopprime il termine ‘congruo’ dalla normativa, un aggettivo che permetteva di rifiutare la prima offerta non compatibile con i criteri definiti nella legge, possibilità che poi decadeva dalla seconda offerta. Con la modifica, invece, la prima proposta potrà essere localizzata in qualsiasi località sul territorio nazionale o potrà non essere compatibile con le proprie capacità, ma se non accettata porterà al termine della percezione del reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza solo dopo scuola dell’obbligo

A decorrere dal 1 gennaio 2023 l’erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell’obbligo.

Trasporti

Arrivano più risorse per potenziare i collegamenti aerei di Sicilia e Sardegna, al fine di rimuove gli svantaggi che derivano dall’insularità. Attraverso un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio della Camera, e sottoscritto anche da altri gruppi, “per garantire un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia e da e per la Sardegna” viene istituito un fondo al Mit che avrà una dotazione di 5 milioni di euro nel 2023 e 15 milioni a partire dal 2024.

Restano sanzioni per esercente che rifiuta Pos

Restano le sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. È stato infatti soppresso il comma dell’articolo 69 che prevedeva lo stop alle multe.

WhatsApp
Telegram

Concorsi PNRR: Corso di preparazione alla prova orale di Eurosofia. iscrizioni ancora aperte. Oggi incontro in diretta per la secondaria