PCTO, Valditara annuncia le modifiche. Studenti protestano e imbrattano sede dell’INAIL: “Non si può morire di scuola”

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Il tema della revisione dei PCTO, ovvero l’ex alternanza scuola lavoro, continua ad essere fra i più caldi degli ultimi giorni. Il mancato risarcimento alla famiglia di Giuliano de Seta, uno dei ragazzi morti in uno stage, ha infiammato infatti il dibattito da un lato e avviato un percorso di modifica annunciato dal Ministro Valditara.

Proprio a tal proposito, una grande scritta bianca, ‘Vergogna‘, è comparsa questa mattina davanti alla sede dell’Inail di Milano, dove è stata imbrattata con vernice rossa anche la targa dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro.

L’azione, riferisce l’Ansa, è di Rete Studentə Milano per protestare contro il mancato risarcimento alla famiglia di Giuliano de Seta, morto in alternanza scuola-lavoro nel settembre scorso.

Oggi abbiamo sanzionato la sede Inail di Milano a seguito del mancato risarcimento alla famiglia di Giuliano de Seta, morto in alternanza scuola-lavoro nel settembre scorso; risarcimento che è stato negato con la motivazione paradossale della mancanza di qualifiche di Giuliano, nemmeno considerato stagista a tutti gli effetti – hanno spiegato in un comunicato gli attivisti -. Noi crediamo sia l’ennesima riconferma di un fatto ormai accertato e palese: lo stato non è interessato alla scuola, e men che meno a risolvere un problema ormai palese, ovvero la mancanza di sicurezza sul lavoro nel nostro Paese“.

Le tre morti sul lavoro che si verificano ogni giorno in Italia, oltre ai tre studenti morti in stage, non sono morti bianche, bensì posseggono dei mandanti ben precisi: da Confindustria a Mario Draghi, dall’Inail a Valditara – hanno concluso -, tasselli che compongono il mosaico di un sistema ora più che mai schiavo del profitto e del tutto disinteressato al capitale umano utilizzato per generarlo. Non si può morire di scuola“.

Dura la replica del Ministro dell’istruzione e del Merito al comunicato della rete degli Studenti: “Ho dato mandato ai miei avvocati di querelare i responsabili di queste dichiarazioni infamanti e gravemente diffamatorie. Con gli autori di questi comunicati non voglio aver nulla a che fare.”, dice Valditara in merito all’accusa di essere uno dei “mandanti” degli incidenti mortali accaduti ai ragazzi in stage.

Esprimo la mia piena solidarietà al Ministro all’Istruzione e al Merito, Giuseppe Valditara, per le esplicite accuse infamanti che gli sono state rivolte dalle Rete degli Studenti Medi. Colpire in questo modo le istituzioni e chi le rappresenta è deplorevole e inutile. Quando la protesta si trasforma in violenza non si fa che distogliere l’attenzione rispetto a un tema urgente quanto drammatico, come quello delle morti degli studenti durante le ore di alternanza scuola- lavoro. Urge una riforma di questi percorsi (PTCO) che tuteli i ragazzi dando loro informazioni sulle regole basilari del diritto del lavoro e che obblighi le aziende ad adottare idonee misure di sicurezza a favore degli studenti. Il Ministero sta lavorando per modificare la normativa dell’alternanza scuola-lavoro (PTCO) in modo che ci siano maggiori garanzie e maggiore sicurezza. Questa è la dimostrazione che chi ha offeso il Ministro lo ha fatto gratuitamente senza essere a conoscenza delle intenzioni del Governo di andare incontro alle esigenze degli studenti.” Questo quanto dichiara sul fatto  Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito.

Le modifiche attese

Abbiamo riferito nei giorni scorsi proprio dei numeri di morti avvenute nel corso dei percorsi di PCTO: in Italia dal 2017 al 2021 – tenendo presente che dal 2020 in poi, a causa del covid, vi è stata una contrazione di ragazzi nelle aziende per motivi legati alla pandemia,  sono stati denunciati all’INAIL 296.003 infortuni e 18 morti.

Per il Ministro dell’istruzione e del Merito Valditara non c’è dubbio: “L’alternanza scuola-lavoro va rivista: bisogna tutelare gli studenti e la loro vita. Stiamo lavorando per predisporre una normativa più giusta e avanzata insieme al ministro del Lavoro Maria Elvira Calderone”.

Per Valditara, infatti, “il ragazzo innanzitutto deve essere formato sui temi della sicurezza sul lavoro. – ha detto – E non può essere lasciato solo nel suo percorso di scuola-lavoro”, quindi, “un ruolo cruciale è l’adeguata formazione del tutor scolastico chiamato a gestire e valutare insieme al tutor aziendale“. Serve “un continuo accompagnamento” e un dialogo “sia ai fini della sicurezza che dell’efficacia educativa, professionale, umana e culturale della esperienza di alternanza“.

Modiche gradite anche ai sindacati, che puntano maggiormente su chiarezza e sicurezza dei percorsi, sottolineando comunque come i percorsi di PCTO restano formazione e non lavoro.

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