È morto Biagio Conte, missionario laico sempre vicino agli ultimi

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È morto, a Palermo, Biagio Conte, il missionario laico fondatore della Missione di Speranza e Carità. Era malato da tempo.

Nei giorni scorsi aveva voluto partecipare, nonostante le gravissime condizioni, alla Santa Messa, sul lettino, accompagnato dal medico e dalle persone a lui più vicine.

“La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo. Anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere”. A dirlo è il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che aggiunge: “Resterà per me indimenticabile l’ultimo incontro di pochi giorni fa con Biagio Conte, durante il quale mi ha raccomandato di non dimenticare mai i poveri. Di fatto, un’eredità lasciata alla città da custodire con senso di responsabilità”.

“È con questo spirito che l’amministrazione e la nostra comunità devono a stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo, anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi”, conclude il primo cittadino.

Biagio Conte, una vita dedicata agli ultimi

Figlio di imprenditori edili palermitani, ad appena 3 anni inizia a frequentare un collegio di suore in Svizzera per poi essere trasferito, qualche anno più tardi, nel collegio di San Martino delle Scale. Abbandonata la scuola media appena 16enne, lavora nell’impresa di famiglia, ma dopo una crisi spirituale si allontana dalla sua città e si trasferisce a Firenze dove inizia a vivere come eremita.

Farà ritorno a Palermo nel 1991, dove trova ancora una condizione di forte disagio sociale e povertà. Biagio Conte decide allora di indossare il saio e portare il bastone, assumendo l’aspetto con cui è stato conosciuto anche a livello nazionale, e mette in piedi la Missione Speranza e Carità, con l’obiettivo di dare conforto e un futuro agli emarginati della città

Tra gli eventi più straordinari quello avvenuto nel 2014, quando dopo anni in sedia a rotelle riuscì a tornare in piedi. Il missionario soffriva a causa di alcune vertebre schiacciate e di altri problemi circolatori, che gli facevano gonfiare i piedi. Poi il pellegrinaggio e il bagno nella piscina di Lourdes: Biagio Conte tornò a camminare.

Nel 2018, la morte di alcuni senzatetto nelle strade di Palermo portano Biagio Conte a dormire per strada in segno di protesta.

Negli anni Biagio Conte ha potuto contare su donazioni di denaro, di vestiti e altri beni da parte di una comunità palermitana, che non gli ha mai fatto mancare il sostegno, così come la preghiera negli ultimi mesi difficili. Il frate laico, infatti, ha scoperto di avere un cancro al colon, iniziando subito i cicli di chemioterapia, senza mai smettere di dedicarsi ai più bisognosi.

A novembre, il suo appello contro la guerra in Ucraina, nel quale ha chiesto di non fornire armi per alimentare il conflitto, mentre soltanto pochi giorni fa, poco prima di Natale, aveva chiesto un aiuto per far fronte al pesante aumento delle bollette energetiche.

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