Studente ferito col righello spezzato, il compagno di classe autore del gesto sarà sospeso. La preside però precisa: “Non è bullismo”

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Sarà sospeso lo studente che ha architettato lo scherzo del righello spezzato che è costato ad un compagni di classe un intervento chirurgico. Lo annuncia la dirigente scolastica della scuola frequentata dagli alunni.

Prima di tutto, riporta Il Messaggero, la dirigente scolastica dice: “Voglio assolutamente con cuore e affetto autentico schierarmi dalla parte della famiglia dello studente che ha subito il danno”.

Secondo la preside “si tratta di un episodio della massima gravità anche se non dolosamente commesso dal compagno di banco dello studente ferito, minorenne anche lui. Prendo atto delle scuse della madre che è venuta personalmente a scuola, assicurandomi che il ragazzino non voleva assolutamente produrre danno con intenzionalità”.

Tuttavia -prosegue – ho annunciato alla signora di tenersi pronta per una convocazione in contraddittorio che in questi casi di assoluta gravità la scuola applica nel regolamento d’istituto. Di certo il provvedimento disciplinare si tradurrà in una sospensione i cui termini verranno decisi dal consiglio scolastico che in queste situazioni particolarmente gravi vanno dai sedici giorni in su”, ha continuato la dirigente scolastica che dunque annuncia la sospensione dello studente.

Attenzione però, osserva la Ds, non è bullismo: “La scuola non può essere destinataria di pubblico ludibrio sui social network. Ogni persona che si permetterà di dire cose non veritiere, offensive e oltraggiose all’immagine della scuola ne risponderà penalmente perché io non esiterò a querelarle per tutelare l’immagine di una scuola che è sempre stata l’eccellenza in tutto il contesto italiano. Queste persone si informino prima di parlare: sul sito della scuola che è assolutamente trasparente è riportato il nostro regolamento d’istituto che prevede tutto un protocollo sul bullismo e il cyberbullismo”.

Ricordiamo che il padre del ragazzo ferito ha annunciato di procedere sia a livello civile che penale.

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