100 giorni del governo Meloni, video messaggio della premier: nei provvedimenti enunciati manca l’accordo economico per aumento stipendiale per docenti e Ata

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Il bilancio dei primi 100 giorni del governo presieduto da Giorgia Meloni, intitolato “100 azioni in 100 giorni”, enumera i provvedimenti attuati finora.

La presidente del Consiglio, in un video diffuso in serata sui canali social dell’esponente di Fratelli d’Italia, afferma di essere soddisfatta dell’impegno costante del governo nel dare risposte a favore dell’Italia.

Tra le azioni messe in atto, ci sono provvedimenti contro la criminalità organizzata, sostegno all’Ucraina, incontri con leader di molte nazioni, agevolazioni per le imprese del sud, valorizzazione delle produzioni di qualità e un progetto per trasformare gli uffici postali in sportelli unici per la pubblica amministrazione.

Per quanto riguarda la scuola, Meloni ricorda i 2 miliardi per ammodernare gli edifici scolastici e l’introduzione della Carta della Cultura e del Merito. Manca, tra gli eventi ricordati, la firma per l’aumento dello stipendio per docenti e Ata firmato lo scorso novembre dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

La presidente sottolinea che il governo vuole garantire a ogni cittadino, comune e territorio la stessa attenzione: “Dalla proroga per le agevolazioni alle imprese del Sud alla valorizzazione delle produzioni di qualità, fino alla presentazione del progetto per trasformare gli uffici postali in sportelli unici della pubblica amministrazione, per garantire il diritto di tutti ad avere servizi facili e veloci, abbiamo voluto stabilire il principio che ogni cittadino, ogni Comune, ogni territorio deve avere la stessa attenzione”. 

Attenzione anche per le famiglie, con l’aumento del 50% dell’assegno unico per i figli. E ancora gli stanziamenti per le zone terremotate, l’attenzione e i fondi per l’ambiente.

E ancora: “Dallo sblocco dell’accordo europeo sulla tassazione delle multinazionali, sul quale l’Italia ha avuto un ruolo fondamentale, alla norma per mettere un tetto allo stipendio dei manager delle banche salvate dallo Stato, fino alle modifiche al superbonus, perché si potesse impedirne gli abusi, abbiamo varato i primi provvedimenti per garantire uno Stato che sia più equo e giusto”.

Infine aggiunge: “Sono soddisfatta del fatto che non sia passato neanche un giorno, sabati, domeniche, feste comprese, senza che abbiamo almeno tentato di dare una risposta. Sempre dalla parte dell’Italia”.

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