Maturità 2023, colloquio interdisciplinare: si parte dall’analisi del materiale scelto dalla commissione. Spazio a PCTO ed Ed. civica

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Dal 21 giugno al via le prove degli esami di Maturità. Si inizia con la prima prova scritta, il 22 giugno sarà la volta della seconda prova scritta che quest’anno torna ministeriale come in pre pandemia. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso note le materie oggetto delle prove con decreto del 26 gennaio. Come si svolgerà il colloquio?

Come anticipato dalla nota sintetica-informativa del 30 dicembre, il colloquio si svolgerà in chiave multi e interdisciplinare
e ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa o dello studente (PECUP). La commissione, che quest’anno torna a essere mista, terrà conto del curriculum dello studente.

La prova orale è disciplinata dall’articolo 17, comma 9, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62:

Il colloquio ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine la commissione, tenendo conto anche di quanto previsto dall’articolo 1, comma 30, della legge 13 luglio 2015, n. 107, propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera.

Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza di alternanza scuola -lavoro svolta nel percorso di studi.

Durante il colloquio spazio anche ai PCTO e all’educazione civica.

Il candidato dimostra:

  • di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline, di essere capace di utilizzare le conoscenze acquisite e di metterle in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera;
  • di saper analizzare criticamente e correlare al percorso di studi seguito e al PECUP, mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, con riferimento al complesso del percorso effettuato, tenuto conto delle criticità determinate dall’emergenza pandemica;
  • di aver maturato le competenze di educazione civica, come definite nel curricolo d’istituto e previste dalle attività declinate dal documento del consiglio di classe.

Si spazia tra le diverse discipline. I commissari interni ed esterni possono condurre l’esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo. La discussione può ruotare anche sugli elaborati relativi alle prove scritte.

La prova orale parte dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione, tenendo conto del percorso didattico svolto. Il materiale può essere un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema.

Il materiale è finalizzato a favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e del loro rapporto
interdisciplinare.

La commissione provvede alla predisposizione e all’assegnazione dei materiali all’inizio di ogni giornata di colloquio per i relativi candidati, prima dell’avvio delle prove.

La commissione può assegnare al massimo 20 punti per il colloquio.

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