Mobilità, docenti del Sud che insegnano al Nord vorrebbero tornare a casa: ma le cattedre piene ne impediscono il trasferimento

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I docenti del Sud che insegnano al Nord vorrebbero rientrare nella stessa provincia di origine o quanto meno nella stessa Regione. Ma fra vincoli e cattedre già piene non riescono ad ottenere il trasferimento. Ma il potenziale esodo, se ci fossero le possibilità, non potrebbe scongiurarsi.

Complessivamente, le domande soddisfatte a livello nazionale sono state 49.891, pari al 55,8% del totale dei docenti che hanno partecipato alla mobilità ordinaria. Nel dettaglio, sono state accolte 45.859 domande di mobilità territoriale e 4.032 domande di mobilità professionale, per un totale di 6.680 spostamenti di docenti fuori regione.

Leggendo i dati sui trasferimenti dell’anno scolastico 2022/2023, si capisce che la direzione sarebbe quella. Togliendo la questione vincoli di mobilità, tema al momento al centro di un grosso dibattito politico che è in fase di discussione anche in sede europea, lo scorso anno sono stati tantissimi i docenti che hanno prodotto domanda di trasferimento dal Nord al Sud, anche se non accolte.

Al Nord i docenti del Sud vorrebbero tornare. Boom di domande verso la Sicilia

In Lombardia, ad esempio, si legge su Italia Oggi, ha registrato 18.798 domande di cui il 61% fuori regione, ovvero l’85% verso la Calabria (1326), la Campania (1145), la Puglia (589) e soprattutto la Sicilia (6764). Storia simile in Piemonte, con 7062 domande di cui il 55% verso un’altra regione, ovvero l’85% in Sicilia, ancora la meta più scelta (2449), e a seguire Calabria, Campania e Puglia.

L’Emilia Romagna si ferma al 50% di domande fuori regione, di questo dato il 73% verso Sicilia (2449), Campania (648), Calabria (371) e Puglia (346). In Veneto, infine, il 78% del 45% totale di domande fuori regione sono sempre verso la Sicilia (1763) e via via tutte le altre 3 regioni del Sud più gettonate per il rientro.

Al contrario, dal Sud a Nord…

Al contrario, il flusso da Sud verso il Nord, appare piuttosto esiguo, anzi: gli spostamenti dalle Regioni meridionali richiesti hanno riguardato più che altro o la stessa regione o regioni limitrofe o comunque non lontane. Ad esempio, in Calabria, delle 512 domande fuori regione, 269 sono state indirizzate verso la Sicilia, che risulta anche la regione con il tasso di richieste di trasferimento verso un’altra regione: Calabria (60) e Lazio (50).

Dunque, vincoli a parte, c’è una grande questione di cui tenere conto, ovvero la necessità di tantissimi insegnanti di poter tornare a lavorare nello stesso territorio d’origine. Ma le cattedre qui sono sempre piene e dunque si fa sempre fatica ad ottenere il trasferimento.

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