Afghanistan, oltre un milione di studentesse escluse dalla scuola secondaria. L’allarme di Unicef

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In Afghanistan, negli ultimi tre anni, più di un milione di ragazze hanno perso l’opportunità di frequentare la scuola secondaria. Secondo le stime, nel 2023, se la scuola secondaria rimarrà chiusa, 215.000 ragazze che hanno frequentato il sesto grado l’anno scorso vedranno nuovamente negato il loro diritto all’educazione.

Tuttavia, ci sono alcuni segnali positivi: circa 200.000 ragazze continuano a frequentare le scuole secondarie in circa 12 province e il numero di classi di istruzione basate sulla comunità che si svolgono in case private e luoghi pubblici è raddoppiato negli ultimi 12 mesi, passando da 10.000 a 20.000. Queste classi accolgono circa 600.000 bambini, di cui il 55% sono ragazze, come riportato da Unicef.

L’Unicef ha chiesto l’abrogazione del divieto di lavorare per le operatrici umanitarie delle ONG nazionali e internazionali e ha sostenuto la piena inclusione delle ragazze e delle donne nella vita pubblica, in particolare nell’istruzione pubblica secondaria e terziaria.

Il Vice Direttore Generale dell’Unicef, Omar Abdi, ha dichiarato “che i numeri sono allarmanti e che più di un milione di ragazze che avrebbero dovuto frequentare la scuola secondaria hanno perso questa opportunità a causa del COVID-19 e poi, dal settembre 2021, a causa del divieto di frequentare la scuola secondaria”.

Con il recente annuncio che impedisce alle donne di frequentare l’università e i centri di istruzione, le speranze delle ragazze e delle donne afghane di imparare e lavorare sono state nuovamente minate. L’Unicef è molto preoccupato per lo sviluppo delle ragazze e delle donne, in particolare per la loro salute mentale.

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