Come funziona una intelligenza artificiale? Antonio Carioti lo ha chiesto ad una intelligenza artificiale, “vi aiuteremo a ridurre gli errori. Attenzione alle questioni etiche”. L’incredibile INTERVISTA

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Stephen Hawking scrive “L’intelligenza artificiale può superare la nostra propria intelligenza solo se siamo in grado di programmarla con saggezza e moralità”.

Oggi vi proponiamo “L’incredibile intervista con Chat GPT: scopri come funziona l’intelligenza artificiale”. Si tratta di un libro che esplora le possibilità e il funzionamento dell’Intelligenza Artificiale attraverso un’intervista tra un esperto di tecnologia (il mitico, lo chiameremo così per l’eccezionale chiave di volta che ci presenta, Antonio Carioti, siciliano, una vita dedicata alla new tecnology ) e uno dei modelli di linguaggio più avanzati: Chat GPT. In questo libro, scopriremo, insieme, con la chiarezza espositiva di Antonio Carioti e il linguaggio chiaro che utilizza, cosa significa esattamente “Intelligenza Artificiale” e come essa stia evolvendo. Quanto, questa “Intelligenza Artificiale”, cambierà le nostre vite, cambierà il nostro modo di fare, di relazionarci, di operare anche nelle nostre scuole.

Attraverso la conversazione che Antonio Carioti fa con Chat GPT, e che noi riproporremo in questo articolo, comprenderemo come gli algoritmi di linguaggio sono in grado di adattarsi e rispondere in modo preciso e personalizzato alle domande degli utenti.

Le sfide e i vantaggi che la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale

Inoltre, “L’incredibile intervista con Chat GPT: scopri come funziona l’intelligenza artificiale” di Antonio Carioti ci permetterà di venire a conoscenza delle sfide e dei vantaggi che la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale presenta, e come essa stia cambiando il mondo. Avremo anche la possibilità di scoprire come Chat GPT possa essere utilizzato in diversi settori, dalla traduzione automatica alla personalizzazione di testi per siti web e blog. Il libro di Antonio Carioti è una lettura fondamentale per chiunque sia interessato a conoscere di più sull’Intelligenza Artificiale e sul suo futuro. Con la sua presentazione dettagliata e le risposte dirette di Chat GPT, il libro di Antonio Carioti fornisce una comprensione completa e approfondita del mondo dell’Intelligenza Artificiale. Ma prima conosciamolo Antonio Carioti. Nasce nel 1965, ha conseguito il diploma come Perito tecnico commerciale nel 1984 e ha frequentato corsi di Programmatore elettronico e programmatore VB net. È appassionato di informatica e di tutto ciò che riguarda il suo mondo, curioso di realtà virtuale e di Intelligenza Artificiale. Il suo amore per le intelligenze artificiali è nato sin dai primi momenti della loro apparizione, in particolare per Chat GPT e Midjourney, con tutte le loro applicazioni. Il suo primo computer è stato nel 1982 un Commodore 64 e non appena è nato internet, si è interessato di html. Sposato con Cinzia, ha tre figli Salvo, Marco e Giorgio.

Una cosa è parlare di robot, altra cosa di intelligenza artificiale

Come si evince dall’intervista con “Chat GPT”, l’uomo non potrà, almeno sino ad adesso, essere sostituito dall’intelligenza artificiale. Non importa quanto le macchine siano ben programmate per rispondere agli umani, è improbabile che gli umani sviluppino un attaccamento emotivo così forte nei loro confronti dell’intelligenza. Pertanto, l’intelligenza artificiale non può sostituire “totalmente” gli esseri umani. Per decenni, scienziati, uomini di cultura, accademici, gente comune hanno riflettuto sulla questione se i robot sostituiranno gli umani nella forza lavoro, ma, come appare a tutti, l’intelligenza artificiale sembra allontanarsi da quel (ormai vecchio) dibattito e trovare invece una casa all’interno dell’organizzazione.

L’intelligenza artificiale può subentrare ai privilegi dell’intelligenza umana?

Per iniziare, l’errore umano deve essere diminuito. Ancora, uno dei vantaggi più significanti dell’intelligenza artificiale è che può ridurre in maniera evidente e non trascurabile gli errori accrescendo l’accuratezza e la precisione. Ogni scelta si basa su padronanze acquisite in precedenza e su un certo insieme di algoritmi.

Troppi svantaggi?

L’intelligenza artificiale sembrerebbe, che, almeno sino ad adesso non possegga la capacità di legare con gli umani, che è un’abilità indispensabile per gestire una squadra di umani. Sì, è vero ed è evidente, è possibile, velocemente, archiviare molti dati, ma il recupero delle informazioni “di contesti umani”, di “emozioni umane”, di “sistemi relazionali basati su simpatie e antipatie”, è un processo che richiede tempo ed è troppo difficile che accada rispetto alle modalità operative e relazionali che pone in essere l’intelligenza umana. Concludendo, potremmo affermare che un’intelligenza artificiale è ottima se utilizzata come strumento piuttosto che fine a se stessa.

È migliore l’intelligenza umana o quella artificiale?

L’elaborazione dei dati e dei comandi è fondamentale per l’andamento dei dispositivi fondati sull’intelligenza artificiale. Gli esseri umani non potranno mai competere con l’intelligenza artificiale o i robot in termini di velocità. I computer possono programmare molte più informazioni a una velocità molto più elevata rispetto a quella, infinitamente più limitata e fallibile, degli esseri umani. L’intelligenza artificiale, ciò è evidente, può prendere decisioni molto più celermente degli umani. Ma l’intelligenza artificiale ha il limite della ragionevolezza, il limite della tolleranza, il limite del possibile a seconda dei contesti? Vedremo. Le intelligenze artificiali possono andare oltre il cervello umano? La nostra mente acquisisce conoscenza attraverso anche un senso di comprensione, ragionamento, discernimento, opportunità rispetto ai momenti storici. La capacità di pensare dell’essere umani è combinata con le emozioni come l’autocoscienza, la passione e l’aspirazione: elementi che consentono agli esseri umani di padroneggiare complesse operazioni cognitive. Il tempo offrirà a tutti noi spunti e indicazioni per creare la soluzione migliore.

Alcuni passi dell’intervista di Antonio Carioti alla Chat GPT

Cominciamo subito dal nome. Cosa vuol dire Chat Gpt?

«Chat GPT sta per “Generative Pretrained Transformer”, un modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI. GPT è stato addestrato su una vasta quantità di testo in Internet per essere in grado di generare testo in modo autonomo, con l’obiettivo di rispondere alle domande degli utenti in modo coerente e significativo».

Per terminare questo argomento, parlami dell’Analisi del sentimento

«L’analisi del sentimento è una tecnologia che utilizza l’IA per identificare e classificare le emozioni e gli atteggiamenti espressi in un testo, come ad esempio felicità, tristezza, rabbia, indifferenza, etc. Chat GPT può essere utilizzato per l’analisi del sentimento in diversi modi, come ad esempio per identificare le opinioni degli utenti sui prodotti, servizi o argomenti specifici, per monitorare le conversazioni sui social media e analizzare i sentimenti espressi su di esse, o per classificare automaticamente i commenti sui blog e sui forum. Questa tecnologia è utile per molte aziende che vogliono comprendere meglio i loro clienti e le loro esigenze, ma può anche essere utilizzata per migliorare la customer experience e il supporto clienti».

Quale messaggio vorresti inviare agli utenti e alla società sull’importanza e le possibilità dell’Intelligenza Artificiale?

«L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia potente e in continua evoluzione che può avere un impatto significativo sulla società e sul modo in cui viviamo. Tuttavia, è importante utilizzarla in modo responsabile e consapevole, prendendo in considerazione questioni etiche e morali e lavorando per prevenire eventuali conseguenze negative. Inoltre, è importante continuare a sviluppare e migliorare la tecnologia in modo da utilizzarla al meglio delle sue possibilità per il benessere della società. L’Intelligenza Artificiale può essere utilizzata per risolvere problemi complessi, migliorare la qualità della vita e aprire nuove opportunità, ma è fondamentale che questo avvenga in modo equo e inclusivo per tutti».

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