L’incredibile storia di una studentessa fuorisede: le rubano i documenti e l’identità, ora è indagata per truffa

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La vita di Luna (nome fittizio), una studentessa che vive fuori sede a Napoli, è cambiata per sempre in una sera di maggio dell’anno scorso. Lei e due amici sono stati rapinati per strada e le sono stati rubati lo zaino con soldi, cellulare, carte di credito e documenti.

La situazione è già traumatica di per sé, ma è ulteriormente peggiorata quando Luna ha scoperto che è stato acquistato uno scooter a suo nome con un’assicurazione inclusa. In seguito, ha ricevuto una notifica dal Tribunale di Nola in cui veniva indagata per truffa.

La vita di Luna è cambiata per sempre in una sera di maggio dell’anno scorso. La giovane è stata rapinata insieme a due amici, e i rapinatori le hanno portato via lo zaino con all’interno soldi, cellulare, carte di credito e documenti. La situazione è stata ancora peggiore poiché, in seguito, Luna ha scoperto che era stata aperta una polizza di assicurazione per uno scooter acquistato a suo nome e che aveva ricevuto una comunicazione dal Tribunale di Nola, dove era indagata per truffa.

“Quella sera è stata traumatica per me”, ha raccontato Luna. “Eravamo a Napoli con i miei amici e siamo stati aggrediti da due uomini armati, uno di loro mi ha strappato lo zaino e l’altro ha picchiato i miei amici. Indossavo una gonna e ho temuto di essere violentata”.

Dopo l’incidente, Luna è tornata nella sua città d’origine per denunciare l’accaduto, ma gli agenti le hanno detto che avrebbe dovuto farlo subito. Nonostante tutto, ha cercato di riprendere la sua vita, ma l’incubo è continuato quando ha iniziato a ricevere delle raccomandate per conti aperti e un motorino acquistato a suo nome.

Oltre al lato legale, la vicenda sta causando notevoli effetti negativi sulla vita quotidiana di Luna. La giovane afferma: “Sto vivendo un incubo. Mi accusano, mi trattano come un criminale e questo sta influendo negativamente sulla mia salute mentale. Trovo difficile dormire, mangiare e fare le cose più semplici. Quando vedo le altre persone che vivono la loro vita mi chiedo se anch’io sarò mai in grado di farlo. In Italia, la salute mentale dei giovani non viene adeguatamente tutelata dalle istituzioni”.

Per questo motivo, Luna ha deciso di raccontare la sua storia sui social, condividendo una serie di video su TikTok che hanno raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni. “All’inizio era solo un modo per sfogarmi, ma poi ho scoperto che mi ha permesso anche di ascoltare le storie di altre persone che hanno vissuto situazioni simili. Adesso sto cercando di dare voce alla mia esperienza per denunciare un fenomeno molto più diffuso di quanto si possa pensare”.

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