La moglie di Inzaghi: “Ho pulito il lungomare di Reggio Calabria con 1.500 ragazzi, ma tanti docenti non volevano”

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La moglie dell’allenatore della Reggina, Filippo Inzaghi, interviene al Corriere della Sera per parlare del progetto realizzato assieme agli studenti di Reggio Calabria per pulire la città.

L’influencer, al fianco degli studenti, ha dato prova di impegno civico e spirito di servizio per la città dove adesso vive: “In centro, che dovrebbe essere il posto migliore, i marciapiedi sono sconnessi, non esistono rampe, ci sono buche da 30 centimetri, le radici degli alberi sbucano trasformando le strade in un meraviglioso museo a cielo aperto, poco comodo per chi come me gira con il figlio nel passeggino, per non dire di chi si muove in carrozzina. E poi la spazzatura, mozziconi, cartacce, plastica”.

Non tutti erano d’accordo. Alla domanda se i docenti fossero entusiasti dell’iniziativa che poi ha portato oltre mille studenti a pulire il lungomare e altre zone della città più disagiate come il Rione Marconi, ha risposto: “Macché! La maggior parte si è ribellata: “Fa freddo”, “Non è sicuro”, “È pericoloso”. Perfino 200 genitori si sono opposti”.

Poi aggiunge: “C’è stata una votazione tra studenti, avrebbe partecipato solo chi voleva, 304 ragazzi. Allora ho coinvolto il Professionale Piria, e lì hanno aderito tutti, mille. Più una cinquantina di professori. Agli studenti fino alla quarta abbiamo affidato il litorale del centro, mentre le quinte le abbiamo portate nel quartiere Marconi, che è più difficile. La Tekno Service Italia, che ha l’appalto per la pulizia dei rifiuti, ci ha fornito gratis sacchetti, palette, guanti, rastrelli. Alcuni dipendenti, fuori dall’orario di lavoro, sono venuti a prendere i sacchi di differenziata”.

Un’iniziativa stimolante, partecipativa, ma che non ha avuto il plauso nemmeno del Comune: “Beh, dall’amministrazione nemmeno un grazie. E non dico a me, ma agli studenti”.

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