Casella di posta elettronica delle scuole deve essere sempre funzionante per garantire la privacy dei dati personali

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La posta elettronica deve essere sempre funzionante per garantire la privacy dei dati personali. Questo è stato affermato dal Garante della privacy del Belgio in una pronuncia (provvedimento n. 6 del 2 febbraio 2023), che le scuole sono tenute a seguire fornendo appropriate istruzioni al personale docente e non docente.

Questa pronuncia ha rilevanza anche in Italia, in quanto si basa sul Gdpr (Regolamento UE sulla protezione dei dati n. 2016/679), che è la stessa normativa applicabile alle scuole italiane. Lo scrive, in un approfondimento, Italia Oggi.

Nel caso in esame, una persona ha richiesto di conoscere chi avesse avuto accesso ai suoi dati personali contenuti in un archivio elettronico nazionale. Tuttavia, la casella di posta elettronica del destinatario era piena e non potevano essere ricevuti nuovi messaggi. La persona ha presentato un reclamo al Garante della privacy, che ha accertato che l’ente non aveva risposto entro il termine previsto dal Gdpr e ha ordinato all’ente di evadere la richiesta.

Per le scuole italiane, la gestione della posta elettronica deve essere efficiente e monitorata costantemente per evitare interruzioni e garantire la funzionalità. Le caselle di posta elettronica devono essere sottoposte a una pulizia periodica per evitare la saturazione della capacità e garantire la corretta conservazione dei messaggi rilevanti.

Il Garante belga ha notato che omettere di rispondere o superare i tempi di risposta di una richiesta di accesso alla privacy è una violazione punita con una sanzione amministrativa pecuniaria. Pertanto, è importante che le scuole italiane prestino attenzione a questa questione e adottino le misure necessarie per garantire la privacy dei dati personali.

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