Gabriele, docente a 25 anni: “Lo Stato non ha a cuore l’istruzione, con 400 euro di stipendio e 4 ore di lezione è difficile andare avanti”

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Gabriele Rocchetti è un giovane docente di Storia a soli 25 anni, con una laurea con 110 e lode e una passione per l’insegnamento che è nata durante i suoi anni scolastici.

Tuttavia, nonostante la sua eccezionale carriera, Gabriele è ancora precario e non ha stabilità lavorativa o indipendenza economica. Con solo quattro ore di lezione a settimana e uno stipendio mensile di 400 euro, il giovane insegnante sta considerando di lasciare l’Italia in cerca di opportunità migliori all’estero, dove gli insegnanti sono trattati meglio.

Il professore ha raccontato la sua esperienza a Skuola.net, spiegando cosa significa essere un giovane insegnante nel 2023 in Italia. Gabriele ha detto che insegnare era sempre stato il suo sogno, e che ha lavorato duramente per realizzarlo. Allo stesso tempo ritiene che gli sbocchi lavorativi per le discipline umanistiche siano molto limitati e che, sebbene la sua esperienza sia stata positiva, l’approccio dello Stato italiano verso l’istruzione sia carente e che questo stia contribuendo a un declino lento ma inarrestabile.

In quanto docente, Gabriele ha anche espresso la sua opinione sulla Generazione Z, dicendo che “viviamo in un momento di profondo cambiamento e che la percezione della scuola sta peggiorando”. Gabriele crede che gli studenti non debbano essere visti come burattini in aula, ma come persone con personalità uniche e che l’onda del cambiamento attuale non gli piace molto.

In conclusione, l’insegnante sostiene che la più grande stortura nel mondo della scuola sia l’approccio dello Stato e che si dovrebbe fare di più per valorizzare i giovani professori e motivarli. Sebbene Gabriele non sappia cosa il futuro gli riservi, ha detto che potrebbe essere la scuola, ma probabilmente non in Italia, a causa del trattamento che gli insegnanti ricevono.

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