Spid, proroga fino a giugno. Poi il governo pensa alla svolta: “Occorre evolvere l’identità digitale”

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L’incontro tenutosi presso il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri tra il Sottosegretario Alessio Butti e i rappresentanti dei gestori di identità digitale e Assocertificatori ha sottolineato la necessità di razionalizzare il sistema di identità digitale in Italia e di evolvere l’identità digitale entro giugno.

Il Sottosegretario Butti ha ribadito la disponibilità del governo a iniziare un confronto sulle strategie evolutive dell’identità digitale in Italia e in Europa, e ha affrontato il tema del rinnovo della convenzione con gli identity provider, intenzionato a definire un rinnovo pluriennale del servizio con un sostegno che garantisca la sostenibilità economica dello Spid.

Le parti hanno convenuto di lavorare insieme per definire il percorso evolutivo dell’identità digitale entro giugno, valorizzando i risultati raggiunti e garantendo la continuità operativa per cittadini, Pubbliche Amministrazioni e imprese.

I gestori hanno espresso la loro soddisfazione per l’apertura dimostrata e l’impostazione dei lavori condivisa, e il Dipartimento ha annunciato che verrà convocata una seconda riunione nei prossimi giorni per avviare i tavoli di lavoro con le amministrazioni pubbliche interessate.

Tre possibili scenari

La scadenza delle convenzioni con i provider solleva alcune domande legittime sulla futura disponibilità del servizio.  Come riferisce Altroconsumo, allo stato attuale, vi sono tre possibili scenari per i prossimi mesi.

Il primo scenario è che il Governo trovi i fondi per soddisfare le richieste dei provider e le convenzioni vengano rinnovate, almeno fino a quando il Governo non deciderà di sostituire Spid con un unico strumento per l’accesso ai servizi della PA.

Il secondo scenario più probabile è una ulteriore proroga fino a giugno per negoziare le nuove condizioni economiche.

Infine, il terzo scenario, abbastanza improbabile, è che il servizio Spid cessi effettivamente il 23 aprile, e i cittadini potranno accedere a molti servizi della pubblica amministrazione solo tramite la Carta d’Identità Elettronica (Cie).

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