Reddito di cittadinanza, Tridico: “Sì alla riforma, ma errore toglierlo a chi non trova lavoro”

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“Per i cosiddetti non occupabili cambia poco, il reddito di cittadinanza si conferma essere fondamentale come contrasto alla povertà. C’era da fare un lavoro sulle politiche attive, su tutto ciò che c’è attorno alla misura e questo mi sembra che vada nella giusta direzione. Noi abbiamo tanti inattivi e abbiamo progetti di inclusione che spesso non vengono svolti da Comuni e centri per l’impiego, qui mi sembra che ci sia una spinta molto forte in questa direzione”.

Ad affermarlo è Pasquale Tridico, il presidente dell’Inps, a 24 Mattino su Radio 24, da una prima valutazione della possibile riforma del Reddito di Cittadinanza in cantiere da parte del governo Meloni.

Il reddito minimo, rileva Tridico, “è una misura prevista dall’Unione Europea, tutti coloro che stanno al di sotto di una certa soglia devono avere un reddito. L’Italia dovrà fare i conti con le direttive della Commissione Europea sul reddito minimo, consentire a coloro che pur non trovando il lavoro perdono il reddito. Mi sembra effettivamente una grande criticità”.

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