Come cambia il fisco: tre aliquote e risparmi per oltre mille euro all’anno. Le ultime indiscrezioni
Il governo Meloni è in procinto di rendere nota una riforma fiscale che prevede la sostituzione delle quattro attuali aliquote con tre, nonché l’introduzione di un tetto massimo alle detrazioni in relazione alla dichiarazione dei redditi 730.
Secondo il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, tale riforma verrà presentata in Consiglio dei ministri entro metà marzo e potrebbe portare a un risparmio annuale di oltre 1000 euro per le fasce di reddito interessate.
Il Ministero dell’Economia ha elaborato una serie di proposte per la riforma fiscale, considerando che attualmente i contribuenti italiani sono suddivisi in quattro fasce. La prima fascia è costituita dai redditi fino a 15.000 euro, soggetti ad un’imposta del 23%. La seconda fascia va dai 15.000 ai 28.000 euro, con un’imposta del 25%, mentre la terza va dai 28.000 ai 50.000 euro, con un’imposta del 35%. Infine, la quarta fascia, oltre i 50.000 euro, è sottoposta ad un’imposta del 43%.
Il quotidiano Il Messaggero ha riportato che l’ipotesi principale prevede una fusione dei due scaglioni centrali, con un risparmio per coloro che guadagnano tra i 28.000 e i 50.000 euro. Secondo i primi calcoli, un contribuente con un reddito di 20.000 euro avrebbe uno sgravio fiscale annuo di circa 100 euro, mentre per un reddito di 35.000 euro lo sgravio sarebbe di circa 400 euro. Infine, per un reddito di 50.000 euro, lo sgravio fiscale potrebbe raggiungere i 700 euro.
I contribuenti che guadagnano fino a 60mila euro potrebbero beneficiare di uno sgravio fiscale di 1.140 euro. Inoltre, per coloro che rientrano nei due scaglioni inferiori, si sta considerando l’ipotesi di introdurre un’aliquota agevolata del 20%. Alcune proposte più radicali, come quella avanzata da Forza Italia, propongono una riduzione dell’aliquota del 43% di ben dieci punti percentuali.
La riforma fiscale si concentrerà sulla riformulazione del sistema del Quoziente Familiare, un meccanismo fiscale che tiene conto del numero di figli a carico per calcolare l’imposta dovuta. Per coprire la riduzione delle entrate fiscali, si prevede un riesame e una riduzione delle agevolazioni fiscali, delle detrazioni e delle deduzioni attualmente in vigore.
