Obbligo da 3 a 18 anni, organico e aggiuntivo e insegnamento modulare alla primaria, Anief: quello che serve per migliorare l’orientamento degli studenti e ridurre gli abbandoni, gli emendamenti al Pnrr

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“I temi dell’orientamento scolastico e della lotta alla dispersione sono fondamentali”: torna a ricordarlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

Il sindacalista autonomo sostiene che per centrare due degli obiettivi del Pnrr occorre realizzare “la riforma dei cicli, ma soprattutto una revisione del sistema di formazione obbligatoria degli studenti, in particolar modo dell’obbligo scolastico. Parliamo quindi di una riforma che, secondo noi, deve partire dal terzo anno di vita del bambino fino al diciottesimo anno. È soltanto rivedendo l’obbligo scolastico che si può combattere la dispersione” degli studenti che non arrivano al diploma.

Intervistato dall’agenzia Teleborsa, a commento dell’audizione svolta con la delegazione Cisal, in quinta Commissione Bilancio del Senato per migliorare il decreto Pnrr 13/2023, il leader dell’Anief ha aggiunto che “certamente sono collegati a questi obiettivi il tema dell’organico aggiuntivo, che è in particolar modo funzionale alla lotta contro la dispersione, e ancora il tema della rivisitazione e del ripristino dell’insegnamento modulare nella scuola elementare”, con docenti in compresenza e specializzati. “È così che andiamo a migliorare gli apprendimenti dei nostri studenti” che – ha concluso Pacifico – ancora in numero massiccio, circa il 13% con punte del 30-40%, abbandonano gli studi precocemente.

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