Stop a Tik Tok per docenti e Ata, Zangrillo frena: “Divieto non è all’ordine del giorno”

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Durante un evento per i 18 anni del CAD a Roma, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha dichiarato che non c’è all’ordine del giorno un divieto all’uso di Tik Tok nella Pubblica Amministrazione.

Inoltre, ha chiarito che non spetta a lui prendere tale decisione e che qualcun altro dovrebbe informarlo riguardo la presenza di eventuali profili di rischio.

Il Ministro ha affermato di avere un approccio molto liberale verso Tik Tok e ha sottolineato che si tratta di uno strumento che consente alle persone di esprimersi. Tuttavia, ha ammesso di essere stato preoccupato dai recenti divieti all’uso di Tik Tok da parte di alcuni Stati federali americani e dal Parlamento europeo.

In ogni caso, il Ministro ha ribadito di essere favorevole all’uso di tutti i social e di essere presente su Tik Tok, dove suo figlio più piccolo lo incoraggia a pubblicare storie.

Tik Tok nel mirino

Da diverso tempo, Tik Tok, l’app sviluppata da ByteDance, è al centro delle preoccupazioni delle istituzioni italiane. Lo scorso dicembre, il Comitato per la Sicurezza della Repubblica aveva avviato un’indagine conoscitiva su TikTok, a seguito delle dichiarazioni del direttore dell’FBI, Chris Wray, secondo il quale l’app sarebbe uno strumento nelle mani del governo cinese, in grado di indirizzare i contenuti social e influenzare gli utenti.

Poco più di un mese fa, il sottosegretario all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti di Fratelli d’Italia, ha incontrato i rappresentanti della sezione italiana di ByteDance, insieme al Garante per la protezione dei dati personali, per avere maggiori informazioni sulla trasmissione dei dati degli utenti verso Paesi terzi, soprattutto la Cina, e sulla capacità dell’app di verificare l’età degli iscritti, spesso molto giovani.

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