De Rossi (WeSchool): “Non basta riempire le scuole di tecnologia, ma serve innovazione didattica. Docenti pronti per il cambiamento” [VIDEO]

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“Dopo la pandemia che ha portato ad utilizzare strumenti digitali in modo imperfetto, adesso le aspettative iniziali sono state resettate. E’ impossibile tornare indietro e l’utilizzo di queste tecnologie è entrato ormai nell’ordinario”.

Lo ha detto Marco De Rossi, CEO di WeSchool nel corso dell’evento “Next Gen School” tenutosi a Roma il 7 marzo.

Tecnologie  – prosegue – che aumentano l’interazione fra studenti e docenti già in classe e che avvicina alla didattica cooperativa e integrata con le sfide del mondo lì fuori: la crisi ambientale, finanziaria ed ecologica, l’impatto dell’intelligenza artificiale, sono tutti temi che grazie all’educazione civica e PCTO, portiamo nelle classi“.

La scuola diventa più coinvolgente e divertente. Molti dei docenti sono pronti per questo cambiamento e lo stanno accompagnando. La pandemia è stata un’accelerazione per l’innovazione didattica“, continua De Rossi.

Per quanto riguarda il progetto 5G Smart School sviluppato con Qualcomm, secondo De Rossi tutto ciò “dimostra che la tecnologia non è la soluzione ma abilita nuove modalità didattiche. Abbiamo accompagnato docenti e studenti nel creare veri e propri videogiochi che hanno con lavori di gruppo che hanno sfidato gli studenti a disegnare una scuola diversa. Questo significa che non basta riempire di tecnologia le scuole ma serve l’innovazione didattica e la pedagogia“.

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