100 giorni alla maturità, dallo scrivere il voto sulla sabbia al pellegrinaggio nei luoghi di preghiera: i riti portafortuna degli studenti

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Il ripristino dell’esame di Stato in modo simile a quello pre-pandemico riporta anche le tradizioni dei riti portafortuna a 100 giorni dall’inizio delle fatidiche prove. Quest’anno è il 13 marzo. In particolare, sono presenti diversi riti famosi che gli studenti utilizzano per garantirsi un esito positivo all’esame.

Come segnala Sky TG24, uno di questi riti prevede di scrivere il voto sperato sulla sabbia a 100 giorni dalla maturità durante una gita al mare. Si crede che il numero scritto sulla sabbia venga cancellato dalle onde del mare e se ciò non accade, lo studente prenderà dieci punti in meno all’esame.

A Pisa, un rito famoso prevedeva di toccare la lucertola di bronzo a due code scolpita sulla porta centrale della Cattedrale in Piazza dei Miracoli.

Un altro rito consiste nel fare un pellegrinaggio in un luogo di preghiera. In alcune città, è tipico andare in un santuario come il Santuario della Madonna di Montenero a Livorno o il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata in provincia di Teramo, in Abruzzo. Durante la visita, gli studenti si impegnano in atti di devozione e preghiera per chiedere la grazia e l’aiuto divino.

Altri riti sono legati alla danza come il ballo tondo in Sardegna, che riprende una tradizione folkloristica di ballo in cui i danzatori si tengono per mano e danzano ruotando in senso orario a ritmo di musica. Durante il ballo, gli studenti sperano in un esito positivo all’esame di Stato.

Infine, a Palermo, gli studenti partecipano alla corsa sui gradini dei santuari della città. Dopo averli saliti, scendono in piazza e saltellano tante volte quanti sono i punti del voto desiderato. Inoltre, gli studenti cercano di lanciare una monetina oltre l’arco della speranza per garantirsi un esito positivo all’esame.

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