Gite scolastiche, sempre più docenti dicono no. I presidi: “Troppe responsabilità a fronte di cifre basse di compenso e rimborso”

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Inizia il periodo tipico delle gite scolastiche ma a quanto pare è sembra sempre più difficile trovare insegnanti disposti ad accompagnare gli studenti. I presidi sono i primi a lanciare l’allarme.

“Già negli ultimi anni c’era stato un eccessivo aumento della turbolenza, incidenti gravi, persino mortali”, spiega su Il Venerdì di Repubblica Mario Rusconi, numero uno di ANP Roma.

Trovare insegnanti disposti ad accompagnare gli studenti è più difficile da quando è stata abolita la diaria, l’ennesimo risparmio sulla pelle delle scuole. Adesso gli istituti devono provvedere con fondi propri, e le cifre di compenso e di rimborso non sono più fisse, anzi tendono ad essere sempre più ballerine”, aggiunge.

In precedenza era stata Cristina Costarelli, dirigente scolastica del Newton di Roma e presidente dell’ANP Lazio, a commentare: “Indiscutibile che i viaggi di istruzione siano uno dei momenti più felici del percorso scolastico – scrive la dirigente scolastica – soprattutto in un anno come questo che vede un generalizzato ritorno alla normalità. Ma non andrei a scherzare sulla responsabilità e l’impegno che assumono i docenti quando si rendono disponibili come accompagnatori: quale altro lavoratore assumerebbe l’onere di ‘passare la notte a controllare che i ragazzi non si calino dalle finestre’ gratuitamente? E siamo certi che gli stessi genitori che auspicano l’organizzazione dei viaggi sarebbero poi ben disposti e comprensivi se capitasse casualmente qualche sinistro al proprio figlio?E se un docente ha problemi personali per cui non può andare in viaggio?

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