Rinnovo del contratto, l’Aran ora vuole chiudere in fretta. Anief: attendiamo risposte su norme e stipendi: per gli aumenti non basta la riforma fiscale, servono soldi veri

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Il nuovo Atto di indirizzo integrativo del comparto Scuola, Università e Ricerca, comprensivo dei 300 milioni di euro aggiuntivi concordati a novembre con i sindacati, appena approvato e firmato dal Mef e dai ministri Giuseppe Valditara e Paolo Zangrillo, ha spianato la strada per completare la parte economica del Ccnl 2019-2021 per il comparto Istruzione e Ricerca.

L’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni ha infatti aggiornato il calendario di convocazioni per le confederazioni e le organizzazioni sindacali: la prima riunione è fissata per il 23 marzo alle ore 10.30, seguita da quelle del 27 marzo alle ore 15 e del 30 marzo alle ore 10. La stampa specializzata ricorda che il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha sottolineato che l’obiettivo è lavorare con i sindacati a ritmo serrato per giungere alla conclusione della negoziazione per il rinnovo del contratto nel più breve tempo possibile: il contratto non riguarda solo il mondo della scuola, ma anche l’articolato universo degli enti di ricerca, delle accademie e dei conservatori e delle università. Il presidente dell’Aran si è quindi rivolto ai sindacati dimostrino la volontà di chiudere l’accordo nel più breve tempo possibile.

“La volontà a chiudere deve essere reciproca – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché sulla parte normativa ci aspettiamo di ricevere risposte positive su formazione per il personale in orario di servizio, maggiore flessibilità nei recuperi del lavoro svolto, indennità stipendiali e una forte riduzione delle incombenze e della burocrazia. Su quella economica, invece, chi governa continua a pensare che qualche sgravio fiscali o la revisione degli scaglioni possano bastare per risollevare gli stipendi dei lavoratori che tra spese post-covid,  guerra in Ucraina e caro-energia sono stati depotenziati da un’inflazione cresciuta tra il 10% e il 15 in soli due anni”.

Entro 24 mesi il Governo ha programmato “per i dipendenti meno aliquote: le aliquote Irpef dovrebbero passare da 4 a 3 e ciò permetterebbe di ottenere stipendi più alti. Le ipotesi sul tavolo, come riporta Il Sole 24 Ore, sarebbero più di una, ma quella che piacerebbe di più al governo sarebbe l’accorpamento dei primi due scaglioni con l’estensione fino a 28mila euro di reddito lordo annuo dell’aliquota del 23%, oggi fermo a 15mila euro, e al 25% sui redditi superiori.

“La verità – continua Pacifico – è che un milione e mezzo di lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca non possono attendere altri due anni per avere tra l’altro uno stipendio non maggiorato ma solo detassato. Le persone devono fare la spesa oggi e lo fanno sempre più con difficoltà. La verità è che in queste condizioni avere incrementato le buste paga degli insegnanti e del personale Ata di appena l’1,5%, con aumenti effettivi collocati tra 6 ai 14 euro, ha prodotto un ulteriore impoverimento della categoria. La verità è che il Governo avrebbe dovuto introdurre una indennità di vacanza contrattuale piena, pari ad almeno dieci volte quella approvata nella Legge di bilancio 2023. E questo per legge. Ecco perché Anief ha avviata una compagna di recupero del vero tasso indennità di vacanza contrattuale, gratuita e senza impegno rilanciando nel contempo il recupero dell’anno 2013, anche questo sottratto illegittimamente dalla carriera del personale”.

Chi volesse chiedere di recuperare l’indennità di vacanza contrattuale piena prevista per legge, da assegnare almeno per gli anni 2022 e 2023, può approfondire l’argomento consultando la pagina internet apposita, attraverso la quale presentare eventualmente la richiesta per aderire alla campagna di recupero – in attesa della sottoscrizione del Ccnl 2022/2024 – dell’indicizzazione dell’indennità di vacanza contrattuale liquidata mensilmente negli stipendi a decorrere dal 1° aprile 2022 secondo l’aggiornamento Nadef per l’indice del tasso di inflazione programmata 2022 e per il tasso previsionale 2023. Per aderire direttamente alla campagna nazionale Anief per il recupero degli arretrati del 2022 può cliccare qui.

Scarica la tabella degli aumenti IVC 2022 del personale della scuola

Scarica la tabella emolumento una tantum 2023 del personale della scuola.

Adesioni alla campagna recupero IVC 2022 – 2023 al seguente link. Per info: [email protected]

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