Rinnovo contratto, Anief: inserire GLO nelle attività funzionali insegnamento, prevedere permessi orario per visite mediche. Riprendono le trattative

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Il nuovo Atto di indirizzo integrativo del comparto Scuola, Università e Ricerca, comprensivo dei 300 milioni di euro aggiuntivi concordati a novembre con i sindacati, dovrebbe spianare la strada per completare la parte economica del Ccnl 2019-2021: lo si è appreso oggi durante l’incontro delle organizzazioni sindacali all’Aran.

“La volontà a chiudere deve essere reciproca – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché se sulla parte economica possiamo solo contrattare sulla destinazione, su quella normativa ci aspettiamo di ricevere risposte positive su formazione per il personale in orario di servizio, maggiore flessibilità nei recuperi del lavoro svolto e indennità stipendiali”.

Le risorse aggiuntive riguardano 100 milioni una tantum per il 2022, così distribuiti: 85,8 milioni per i docenti e 14,2 milioni per il personale ATA. Per il 2023, a regime, ci sono 227 milioni per le competenze fisse della retribuzione. La legge prevede che le risorse siano destinati ai docenti, tuttavia, secondo l’Atto indirizzo possono essere destinate genericamente al personale scolastico, quindi si potranno assegnare anche agli Ata, ma questo si rimette al tavolo della contrattazione.

Marcello Pacifico, leader Anief, ritiene che “a seguito delle scelte che faremo oggi potremo ottenere la valorizzazione dei profili professionali, per i Dsga che non sono mai stai pagati come direttori, per pagare le posizioni economiche del personale Ata, per ristorare i docenti delle spese per il servizio reso lontano dalla loro residenza, per prevedere una specifica indennità di trasferta, di burnout e di incarico per i precari a cui possiamo anche ad esempio cominciare a pagare i permessi non retribuiti, per finanziare il congedo delle donne vittime di violenza. Sono soltanto alcune delle proposte che potrebbero essere finalmente approvate nel contratto. La continuità della didattica, infatti, si ottiene se si decide di incentivare il personale che lavora lontano della sua residenza per sopperire la costo della vita, con un’indennità di sede o di trasferta”.

L’Aran nel corso delle trattative ha anche detto che sta portando avanti delle verifiche con il ministero dell’Economia per eventuale estensione della retribuzione ai permessi personali anche ai precari.

Il sindacato ha fatto anche osservare che ancora oggi nel Ccnl manca l’estensione al personale docente dei permessi orari per visite mediche come disposto per gli Ata nel contratto 2018. Negli incontri che seguiranno, calendarizzati nei prossimi giorni, l’Anief ribadirà la necessità di inserire il Glo tra le attività funzionali all’insegnamento e di stralciare la parte relativa alle sanzioni disciplinari per i docenti, di rivedere i vincoli nella mobilità, i profili professionali del personale Ata ma anche del personale di Enti di ricerca e Università, dove permane la discriminazione dei tecnologi e dell’Afam.

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