“Rischio chiusura di 700 istituti e aumento della dispersione scolastica. Stipendi? Piccolo passo avviato dal precedente Governo. Ma ancora non basta”. INTERVISTA a Barbara Floridia (M5S)

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Il dimensionamento scolastico, la regionalizzazione e l’aumento degli stipendi. L’opposizione si muove e mette sotto i riflettori i temi più importanti dell’attualità scolastica per pungere il Governo sulle manovre già intraprese e quelle annunciate.

Se sul dimensionamento scolastico il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha più volte ribadito la propria posizione, mentre sulla regionalizzazione ancora manca un orizzonte chiaro di interpretazione. Alcuni punti li ha fissati il Ministro Giuseppe Valditara nel corso dell’ultimo Question time alla Camera: “Voglio peraltro subito sottolineare come io abbia più volte escluso che possa essere intaccato il contratto nazionale, che non verrà certamente messo in discussione. Quanto alla polemica sui programmi scolastici, a parte l’autonomia delle scuole, voglio ricordare che c’è una giurisprudenza costituzionale, che vi inviterei a conoscere, che stabilisce essere i programmi materia di competenza dello Stato”.

Anche sul tema degli stipendi, il capo del dicastero di Viale Trastevere ha rivendicato espressamente il merito di questo Governo: “Fin dal momento del mio insediamento ho sottolineato come nell’idea di “merito” e nel ripristino dell’autorevolezza dei docenti dovesse essere certamente incluso anche il rafforzamento della dignità professionale dei lavoratori della scuola, che va realizzata con un miglioramento delle retribuzioni del personale scolastico”. E ancora:  “Per questo motivo, subito dopo il nostro incarico governativo, in poche settimane abbiamo sbloccato un contratto che era fermo da tanto tempo, stanziato 100 milioni aggiuntivi e soprattutto abbiamo deciso di cambiare finalità a 300 milioni che erano già previsti a Bilancio ma che erano stati indirizzati a non ben precisate finalità. Abbiamo deciso cioè di destinare questi 300 milioni all’aumento del contratto di 1.200.000 lavoratori del mondo della scuola, così da realizzare il più importante aumento retributivo fin qui conseguito. Abbiamo anche deciso di stralciare la parte economica, in modo da garantire il pagamento degli arretrati per Natale. 

Per comprendere la posizione su questi temi di una delle forze dell’opposizione, il M5S, abbiamo intervistato Barbara Floridia, che dei pentastellati è la capogruppo al Senato.

 

Il Governo nell’ultima legge di bilancio ha inserito una norma sul dimensionamento scolastico. Una misura, secondo l’esecutivo, che mira a costruire un piano razionale specialmente per quanto riguarda l’eliminazione delle reggenze dei Ds e l’accorpamento di istituti. Perchè il M5S si dice contrario?

Perché questa norma, per come è stata scritta dal governo in legge di bilancio, rischia di portare all’accorpamento e quindi alla chiusura di quasi 700 scuole su tutto il territorio nazionale, particolarmente al Sud con la conseguenza di aggravare in maniera devastante il fenomeno della dispersione scolastica. Ma veramente vogliamo privare interi territori e comunità di un presidio democratico fondamentale come quello della scuola? Davvero vogliamo creare un simile disagio alle famiglie italiane? Non siamo solo noi a dirlo, ci sono regioni che hanno sollevato la questione davanti alla corte costituzionale. Io stessa ho depositato in Senato una mozione per chiedere al governo di tornare indietro su questa scelta scellerata ed incomprensibile.

A mettervi in aperta opposizione con il Governo Meloni c’è anche la questione regionalizzazione. Sulla scuola però il piano sembra ancora un po’ confuso e anzi arriverebbero rassicurazioni da parte dello stesso Ministro Calderoli sul fatto che l’istruzione non dovrebbe essere toccata dall’autonomia differenziata

Regna il caos più totale. Vedremo se alla prova dei fatti la scuola sarà lasciata fuori da questo disegno scellerato, di sicuro se proveranno a spaccare il sistema scolastico nazionale e a creare studenti di serie A e di serie B noi ci opporremo con tutte le nostre forze.

Quello della regionalizzazione è un tema che porta a riflettere sulle retribuzioni degli insegnanti e del personale scolastico. Proprio in questi giorni è stato aggiornato l’atto di indirizzo del contratto scuola che porterà un aumento medio lordo di circa 124 euro. Un obiettivo raggiunto dal Ministro Valditara iniziato già dal precedente Governo.

Possiamo dire tranquillamente che Valditara ha fatto un gol a porta vuota usufruendo del lavoro messo in piedi dal precedente governo, ma quello che è importante che si sia giunti ad un aumento retributivo per il nostro personale scolastico. Ovviamente è un piccolo passo del tutto insufficiente a colmare il grave gap tra gli stipendi dei docenti italiani e quelli europei. Lunedì abbiamo incontrato insieme al presidente Conte i sindacati della scuola e avviato un percorso di mobilitazione che vede la questione stipendiale al centro delle nostre azioni per dare dignità al personale scolastico e migliorare la qualità del lavoro nelle nostre scuole e degli apprendimenti. Siamo ovviamente contrari però a qualsiasi forma di differenziazione degli stipendi tra regione territori italiani perché questo vedrebbe la dignità di chi lavora in scuole di periferia , di piccoli centri odio realtà marginale i in cui insistono le maggiori fragilità.

Docente tutor: un figura indispensabile secondo lei?*

Non sono contraria a priori, potrebbe essere una soluzione su cui convergere purché il ministro Valditara smetta di parlarne e basta e trovi le risorse per finanziare e rendere operativa questa figura al più presto. Mi sembra per ora che non si vada in questa direzione, così come non si è andati nella direzione di confermare le risorse per avere la figura dello psicologo all’interno delle scuole e questo è davvero un peccato visti tutti i dati sullo stress psicologico a carico dei nostri studenti.

 

* Proprio in queste ultime ore abbiamo scritto che è in arrivo il decreto che stabilisce le risorse e i fondi dedicati al docente tutor e al docente orientatore. L’intervista alla senatrice Barbara Floridia è stata realizzata appena prima degli ultimi sviluppi.

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