Studenti (UDS): vogliamo avere più voce in capitolo, Ministro convochi subito il Forum delle associazioni. Rivedere nostra rappresentanza

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L’Unione degli studenti (Uds) chiede la convocazione immediata del Fast, il Forum delle associazioni studentesche. “Non viene convocato da quasi quattro mesi, nonostante sia uno dei principali mezzi di interlocuzione del ministero con le rappresentanze studentesche. Il ministro Valditara a dicembre aveva promesso che sarebbe stato convocato mensilmente e di voler mantenere un dialogo costante con gli studenti, ma queste si stanno rivelando solo false promesse”, lamenta Bianca Chiesa, coordinatrice dell’Unione degli studenti.

“Ancora una volta gli studenti non sono rappresentanti – afferma Alice Beccari, esecutivo nazionale dell’Uds – i regolamenti attuali non garantiscono minimamente che gli studenti possano portare all’attenzione della politica le loro necessità e le loro proposte. Per questo abbiamo depositato in parlamento un’interrogazione perché sia avviato immediatamente un percorso di ripensamento totale degli organi di rappresentanza studentesca. Ma questo non ci basta, vogliamo l’immediata convocazione delle associazioni studentesche” “All’assemblea nazionale di febbraio – continuano gli studenti – eravamo più di 400 a discutere il modello di rappresentanza che vogliamo e con questa interrogazione ribadiamo l’urgenza di aprire questo percorso. Non possiamo accettare che la politica continui ad ignorare le necessità e i bisogni degli studenti” “Pretendiamo l’immediata convocazione del Fast – conclude Chiesa – e mentre il ministro ignora le necessità degli studenti depositando questa interrogazione portiamo avanti la nostra proposta di riforma. Vogliamo una clausola che garantisca la convocazione mensile del Fast, una riforma nazionale delle Consulte Studentesche, l’aumento degli studenti in consiglio d’istituto e commissioni paritetiche in ogni scuola. Continueremo a mobilitarci fin quando non ci sarà garantito di poter far sentire la nostra voce. Ora sulla scuola decidiamo noi, perché con la partecipazione studentesca possiamo ottenere un nuovo modello di scuola e rappresentanza. Perché con la rappresentanza e la partecipazione possiamo tutto”. (ANSA).

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