Dirigenti PA, dai ministeri all’Inps, ricco incremento stipendiale: 340 euro lordi al mese in più in busta paga

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È previsto un incremento salariale per i dirigenti del settore pubblico. Secondo la bozza d’accordo presentata dal presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ai rappresentanti sindacali della dirigenza pubblica, gli aumenti salariali potrebbero raggiungere fino a 390 euro.

Si prevede che la questione possa essere risolta dopo Pasqua, quindi in aprile.

Secondo PA Magazine, gli aumenti più significativi saranno registrati all’Enac, dove potranno raggiungere i 400 euro lordi al mese. I dirigenti di prima fascia dei ministeri, delle agenzie fiscali e dell’Inps avranno diritto a un aumento a regime di 340 euro lordi al mese. I dirigenti di seconda fascia, che rappresentano la maggioranza dei manager pubblici, potranno aspettarsi un aumento di 195 euro lordi al mese.

Il contratto riguarda 4.137 dirigenti e circa 2.000 professionisti e comprende quattro anni di arretrati. Ad esempio, i dirigenti di prima fascia avranno diritto a un aumento tabellare di 100 euro per 13 mensilità nel 2019, 130 euro nel 2020 e 170 euro a regime nel 2021, oltre a un aumento di “posizione” di 95 euro lordi mensili nel 2019 e di 170 euro a partire dal primo gennaio 2020.

L’aumento una tantum previsto dal governo per il 2023, pari all’1,5% della retribuzione, andrà ad aggiungersi agli aumenti e agli arretrati. Tuttavia, c’è un limite di 240.000 euro di retribuzione massima all’anno che potrebbe essere superato da alcuni manager pubblici che incassano gli arretrati degli ultimi quattro anni.

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