Supplenze e ruoli 2023: possibili assunzioni da GPS sostegno, abilitazioni estere in coda alle graduatorie. NOVITÀ dalla riunione al Ministero

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Graduatorie GPS e questione titoli di abilitazione/specializzazione sostegno conseguiti all’estero. Ieri si è svolta una riunione al Ministero, ecco i report sindacali che ci dicono di quanto si è discusso e delle soluzioni prospettate. Oggi è previsto un nuovo incontro ma di carattere tecnico sulle graduatorie di istituto.

Abilitazione/specializzazione sostegno conseguita all’estero: in coda alla graduatoria

Il Ministero supera la prima proposta presentata ai sindacati lo scorso 28 marzo, di modifica all’OM n. 112 del 6 maggio 2022 per permettere ai docenti in possesso di titolo estero – abilitazione o specializzazione sostegno – inseriti nella prima fascia GPS  di accettare supplenze con riserva, in attesa del completamento di procedura del riconoscimento del titolo in seguito alle indicazioni fornite dal Consiglio di Stato nella sentenza del 29 dicembre.

L’intenzione del Ministero sarebbe quella di inserire una nuova modifica ma attraverso un  intervento legislativo, che verosimilmente potrebbe essere il Decreto legge atteso per dopo Pasqua.

In base a questo provvedimento i docenti abilitati/specializzati all’estero inseriti in prima fascia GPS per il biennio 2022/24 e in attesa del riconoscimento del titolo, verrebbero spostati in coda alla graduatoria. Questa posizione permetterebbe loro di ricevere proposta di supplenza per l’anno scolastico 2023/24 ma non eventuale proposta di assunzione finalizzata al ruolo.

Cosa dicono in proposito i sindacati

Innanzitutto andrà chiarito cosa si intende “in coda” dal momento che proprio in questi giorni il Ministero si appresta a pubblicare il decreto per la costituzione degli elenchi aggiuntivi alla prima fascia GPS, in cui potranno inserirsi i docenti che hanno conseguito o conseguiranno il titolo di abilitazione e/o specializzazione entro il 30 giugno 2023.

Il sindacato Uil Scuola Rua scrive  “l’Amministrazione  ha comunicato che non procederà alla modifica dell’ordinanza per decreto in quanto la questione sarà demandata ad una richiesta di un intervento legislativo che nella volontà del Ministero dovrà permettere ai docenti inseriti con riserva e in attesa di riconoscimento del titolo estero di accettare sì un incarico di supplenza, ma solo in coda rispetto a coloro che sono già inseriti a pieno titolo in quanto abilitati e specializzati in Italia o che conseguiranno il titolo entro giugno 2023 (es. a seguito del VII ciclo del TFA sostegno). Sarà anche precisato che fino allo scioglimento della riserva non sarà possibile aspirare ad eventuali incarichi finalizzati al ruolo” . Per la UIL le priorità: evadere le circa 11.200 istanze entro l’inizio dell’anno scolastico dei docenti con il titolo conseguito all’estero e, nello stesso tempo, garantire i giusti diritti sia di coloro i quali sono inseriti a pieno titolo nella I fascia delle graduatorie che di chi è inserito in II fascia di sostegno con esperienza almeno triennale. La Uil Scuola Rua ritiene da tempo che vada eliminato il numero chiuso delle università che specializzano sul sostegno tenuto conto che circa l’85% dei titoli esteri riguarda l’insegnamento agli alunni con disabilità. L’obiettivo è duplice: da un lato limitare il più possibile che gli alunni abbiano docenti senza titolo, dall’altro che gli insegnanti non siano costretti a conseguirli all’estero cadendo spesso nella morsa della speculazione.

Il sindacato Anief scrive  “Si vuole, ora, il collocamento in coda degli abilitati estero in attesa di riconoscimento, così da permettere loro la stipula dei contratti a tempo determinato, senza però alcuna possibilità di stabilizzazione: chi otterrà il riconoscimento del titolo potrà partecipare con priorità alla procedura di stabilizzazione dell’anno scolastico successivo.”

Il sindacato Cisl Scuola scrive “l’ipotesi ventilata prevede, per chi ha titoli conseguiti all’estero ed è in attesa del prescritto riconoscimento da parte del Ministero, un inserimento in coda alle graduatorie di prima fascia delle GPS, con possibilità di ottenere solo contratti a tempo determinato. L’inclusione a pieno titolo verrebbe pertanto rinviata al momento in cui si concluderà con esito positivo la procedura di riconoscimento”

Il sindacato Flc Cgil scrive che l’ipotesi del Ministero è di “Prevedere che i docenti in attesa di riconoscimento possano accedere ai contratti a tempo determinato in coda rispetto ai docenti specializzati inseriti in prima fascia o negli nechi aggiuntivi” e ancora “per noi i docenti della 2 fascia GPS sostegno vanno tutelati e quindi per gli specializzati all’estero in attesa di riconoscimento occorre prevedere un inserimento in coda alla 2 fascia”

Il sindacato Gilda commenta “Per accelerare il processo valutativo delle istanze e gestire al meglio l’emergenza in questa fase, per le supplenze annuali la Gilda propone di collocare in coda alla seconda fascia Gps sostegno i docenti specializzati all’estero in attesa del riconoscimento con titolo estero.”

Quanti sono i docenti interessati

Sono 11mila: il numero più alto in Sicilia, Calabria, Lombardia, Puglia e per la secondaria secondo grado. La tabella

Struttura di esperti per velocizzare i tempi di riconoscimento 

Nel decreto legge probabilmente il Ministero proporrà anche la costituzione di una struttura costituita da un elevato numero di esperti che possa farsi carico di rendere più veloce l’iter di riconoscimento dei titoli.

Il procedimento si rende necessario in seguito alle decisioni adottate dal Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria alla fine di dicembre, che ha consolidato l’orientamento giurisprudenziale prevalente della Sesta Sezione, secondo cui “spetta al Ministero competente verificare se, e in quale misura, si debba ritenere che le conoscenze attestate dal diploma rilasciato da altro Stato o la qualifica attestata da questo, nonché l’esperienza ottenuta nello Stato membro in cui il candidato chiede di essere iscritto, soddisfino, anche parzialmente, le condizioni per accedere all’insegnamento in Italia”.

Il Ministero si ritrova pertanto a “rivalutare tutte le posizioni dei ricorrenti in precedenza già evase, le quali sono caratterizzare da una rilevante variabilità e specificità tale da rendere, sostanzialmente, ogni caso un caso a sé“. La nota emanata a febbraio 2023

Assunzioni da GPS finalizzate al ruolo 2023/24

Sulla questione, come sappiamo ormai da mesi, si è in attesa di una risposta da parte dell’Europa e  la tematica non era infatti all’ordine del giorno della riunione di ieri.

Una prima rassicurazione arriva però dalla FLC CGIL che nel comunicato scrive “Ci sarà un intervento legislativo che permetterà di effettuare anche per il prossimo anno scolastico assunzioni da GPS sostegno prima fascia per coloro che sono inseriti a pieno titolo.”

Questo doppio canale – assunzioni ordinarie da GaE, concorsi, nuova graduatoria regionale su sostegno e call veloce e straordinarie da GPS sostegno – inevitabilmente potrebbero non interessare i docenti in possesso del titolo estero, per molti dei quali probabilmente non si farebbe in tempo a sciogliere la riserva. Per questo motivo il sindacato Anief scrive ” i docenti che hanno preso i titoli estero tornano indietro, niente più doppio canale di reclutamento, concorso straordinario-ter per soli 24 mila posti” accennando alla procedura riservata già anticipata la scorsa settimana dal Ministro Valditara e che riguarderebbe esclusivamente i posti comuni, come il recente concorso straordinario bis di cui al DDG n. 1081/2022.

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