Anief: carta docente ai precari, bastano 5 mesi di servizio l’anno. Lo dice il Tribunale di Vicenza

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Un docente precario che è stato in servizio per almeno cinque mesi ha pieno diritto a ricevere i 500 euro annui della Carta del docente: lo ha confermato il Tribunale di Vicenza che ha fatto avere 2.500 ad un’insegnante che è stata in servizio cinque annualità.

Dopo avere fatto riferimento al diritto Eurounitario, in particolare all’Ordinanza dalla Corte di Giustizia UE nella causa C-451/21, il giudice del lavoro ha detto che i docenti precari possono “dirsi pienamente associabili agli insegnati di ruolo, ad essi comparabili e quindi in condizione tale da giustificare in loro favore l’erogazione del bonus in questione”: il riferimento è a tutti “quei lavoratori a temine che abbiano reso, nel corso dell’anno di riferimento ai fini dell’erogazione del bonus, almeno 5 mesi (150 giorni) di prestazione lavorativa”. Inoltre, ha proseguito il Tribunale di Vicenza, “il differente ragionare e, quindi, l’adottare quale dato di riferimento l’intero anno scolastico composto da 365 giorni, rappresenterebbe ulteriore discriminazione, proprio perché al lavoratore a termine è, in ragione della tipologia di contratto, il più delle volte inibito l’impiego (salva l’ipotesi invero residuale di attribuzione di supplenza su posto in organico di diritto) per l’intero anno scolastico”.

A sostegno di tale tesi, il giudice ha ricordato che” l’elargizione di cui si discute”, il bonus dei 500 euro per l’aggiornamento, viene “assicurata anche ai docenti dichiarati inidonei per motivi di salute (ciò per evidenti ragioni di non discriminazione del docente malato) ovvero ai docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, trattandosi, nel caso di questi ultimi, pur sempre di dipendenti la cui stabilità di rapporto è evidente ed il cui rientro in servizio e, quindi all’insegnamento, è più che probabile”. E per negare l’assegnazione della somma non è “applicabile la prescrizione quinquennale, non avendo la prestazione di cui si discute natura retributiva”.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “i Tribunali stanno giustamente facendo prevalere le posizioni Eurounitarie, a partire dall’ordinanza della Corte di Giustizia UE del 18 maggio scorso e dal parere favorevole del Consiglio di Stato di un anno fa: opporsi all’assegnazione del bonus annuale rappresenta una discriminazione bella e buona, che non può essere tollerata dai giudici. Invitiamo, pertanto, i docenti con un trascorso da precari – anche se oggi entrati in ruolo – a presentare ricorso gratuito con Anief al giudice del lavoro per recuperare la Carta del docente: le possibilità di accoglimento del ricorso risultano obiettivamente alte e anche celeri”, conclude il sindacalista. Agli insegnanti precari che dal 2016 hanno svolto almeno cinque mesi di supplenze – anche tecnico-pratici, come pure educatori, consigliamo vivamente di presentare – anche in modalità collettiva – il ricorso in Tribunale Anief così da vedersi assegnare i 500 euro annuali negati”.

LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA

Il Giudice del Lavoro, definitivamente pronunciando, ogni contraria o diversa istanza e deduzione disattesa o assorbita:

– condanna il Ministero resistente a costituire in favore della ricorrente XXXXX XXXX, con le modalità e le funzionalità di cui agli artt. 2, 5, 6 e 8 del DPCM 28 novembre 2016 (GU n. 281 del 1-12-2016), la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di cui all’art. 1, co. 121, Legge 107/2015, con accredito/assegnazione sulla detta Carta della somma pari a complessivi € 2.500,00, da spendersi non oltre il 24° mese decorrente dalla data di costituzione della Carta stessa;

– condanna parte resistente alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla parte ricorrente a tale titolo liquidando la complessiva somma di € 500,00, oltre a spese generali ed accessori di legge (iva e cpa), con distrazione in favore dei difensori antistatari.

IL RICORSO

Il sindacato Anief mette a disposizione di tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado precari dal 2016 la possibilità di presentare ricorso con gli esperti legali che operano per Anief , al fine di chiedere l’assegnazione dei 500 euro annui prevista dalla Carta del docente: potranno in questo modo recuperare integralmente la somma, fino a 3.500 euro netti. È possibile visionare la video guida, la scheda rilevazione dati e la modalità di adesione all’impugnazione per chi non vuole sottostare alla sottrazione illegittima della card del docente di ruolo e supplente.

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