Piante in classe per respirare e studiare meglio: in cinque mesi CO2 giù del 20%. La sperimentazione in Toscana

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Piante in classe per ridurre l’inquinamento atmosferico e rendere la vita a scuola più piacevole e rilassante. Una sperimentazione condotta a Firenze da Coldiretti Toscana e dall’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE—CNR) in collaborazione con Donne Impresa Coldiretti, AFFI (Associazione Floricoltori e Fioristi Italiani) e AssoFloro nell’ambito di un protocollo siglato con l’Istituto Alberghiero Saffi e con il sostegno della Regione, sta dimostrando che l’introduzione di alcune specifiche varietà di piante da interno come la sanseveria, la chamadorea, la yucca, il ficus e la schefflera nelle aule scolastiche dove si svolgono regolarmente le lezioni, può migliorare sensibilmente la qualità dell’aria respirata dagli studenti e rendere gli ambienti più piacevoli e rilassanti e favorire la concentrazione e dunque l’apprendimento.

In circa cinque mesi dall’avvio della sperimentazione, è stato rilevato che le concentrazioni di CO2, componente che causa il mal di testa e provoca un calo della concentrazione, sono crollate del 20%, mentre quelle delle polveri sottili PM2,5 del 15%.

I risultati sono stati presentati all’Istituto Alberghiero Saffi di Firenze con la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, l’assessora all’istruzione, formazione e lavoro Alessandra Nardini. Presenti Angelo Corsetti (direttore Coldiretti Toscana), Giorgio Matteucci (direttore IBE-CNR), Rita Baraldi e Alessandro Zaldei (IBE-CNR), Roberto Curtolo (Dirigente Ufficio Scolastico Regionale), Francesca Lascialfari (Dirigente Scolastico Istituto Alberghiero Saffi), Nada Forbici (Coordinatore Consulta Nazionale Florovivaismo Coldiretti e Presidente AssoFloro).

I bambini – scrive in una nota la Regione Toscana -sono i gruppi più colpiti dalle conseguenze dell’inquinamento indoor. E le scuole gli ambienti dove ogni giorno, 400 mila studenti nella Regione Toscana, trascorrono la maggior parte del loro tempo spesso in situazioni di affollamento. Il monitoraggio ha coinvolto quattro classi dell’Istituto alberghiero fiorentino con medesime caratteristiche: in due sono presenti una quarantina di piante in vaso di diverse specie già riconosciute nell’ambiente scientifico come filtri naturali, in altre due non è invece presente alcuna pianta. Le specie utilizzate per l’allestimento sono state soprattutto piante di sansevieria, di piccole palme (Chamaedorea) e piante più grandi come schefflera, ficus e yucca. Particolare attenzione è stata posta nella disposizione delle piante all’interno delle aule-pilota sulla base non solo dell’idonea esposizione alla luce ma anche del risultato estetico finale, consci dell’importanza del verde nel creare ambienti più accoglienti e del contributo delle piante a favorire l’attenzione e la concentrazione degli alunni ma anche a ridurre stati ansiosi e di stress, contribuendo ad aumentare la qualità del servizio educativo.

Il benessere delle studentesse e degli studenti – ha detto l’assessora Alessandra Nardini- merita molta attenzione. Come Regione Toscana non vogliamo sottovalutarlo e prestiamo molta attenzione alle innovazioni e al contributo che la ricerca e la scienza possono portare. Sono quindi grata a Coldiretti, all’Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e all’Istituto Alberghiero Saffi di Firenze per questo progetto che mira a promuovere il benessere all’interno delle aule, rendendo le nostre scuole più salubri e più accoglienti“.

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