PNRR, il governo è in ritardo nella costruzione di quasi 2mila asili nido. Fitto: “Obiettivo da rimodulare, non ce la faremo entro giugno”

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“Per la terza rata, del valore di 19 miliardi, riferita ai 55 obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza assegnati all’Italia nel secondo semestre 2022, si proseguirà con l’invio di ulteriore documentazione in un confronto costante e propositivo con la Commissione europea per raggiungere questo obiettivo che nelle prossime ore dovrà trovare una soluzione anche perchè si completa il mese di proroga”

Così il ministro Raffaele Fitto nel corso dell’informativa in Senato sullo stato di attuazione del Piano di investimenti.

Fra i 27 obiettivi al 30 giugno alcuni sono da rimodulare 

Fra i 27 obiettivi Pnrr da realizzare entro il 30 giugno 2023 “ci sono alcuni obiettivi da rimodulare”, ha detto Fitto sottolineando che “l’interlocuzione con la Ue è per mantenere gli obiettivi” e i finanziamenti “garantendo la loro realizzazione entro il 2026”.

Fitto ha citato fra gli obiettivi da rimodulare: “La realizzazione degli asili nido e scuole dell’infanzia, la sperimentazione dell’idrogeno nei mezzi di trasporto pubblico e il progetto Cinecittà”.

“Al momento dell’insediamento il governo ha trovato 25 obiettivi raggiunti – ha detto Fitto – c’è stato poi un lavoro molto intenso e i 55 obiettivi sono stati raggiunti e inviati alla Commissione europea ed è iniziato un momento di confronto con quest’ultima”.

“L’obiettivo del Governo è di dare al Paese un’ attuazione piena del Pnrr”, ha ribadito il ministro.

“Il Governo – ha aggiunto Fitto – fa suo il richiamo di Mattarella”. Per raggiungere l’obiettivo della “spesa dell’intero programma, è fondamentale il confronto con la Commissione e con le autonomie locali e soggetti attuatori trovare ora le criticità”. 

Asili nido

Il PNRR ha stanziato 4,6 miliardi di euro per quella che è considerata una delle misure economiche più importanti del piano: dovrebbero essere costruiti 1.857 nuovi asili nido e 333 scuole dell’infanzia. L’obiettivo dichiarato in fase di negoziazione del piano è di garantire complessivamente 264.480 nuovi posti entro la fine del 2025.

Entro il 31 maggio i comuni che hanno chiesto i fondi del PNRR per la costruzione di asili nido e scuole dell’infanzia dovranno aver aggiudicato i lavori alle imprese. A poco più di un mese dal termine moltissimi comuni non sembrano aver recuperato i ritardi e le difficoltà burocratiche accumulate negli ultimi due anni. Il 31 maggio era considerato un termine ragionevole in vista del 30 giugno, giorno entro cui il governo deve rispettare una serie di obiettivi per poi richiedere la quarta tranche dei fondi, pari a 16 miliardi di euro.

Se la scadenza dovesse restare giugno, sarebbe sempre più complicato arrivare a immettere i 264.480 nuovi posti entro il 31 dicembre del 2025, come concordato inizialmente con la Commissione europea. Anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito si è mosso, attivando un tavolo tecnico ad hoc, ma potrebbe non bastare.

I ritardi vengono attribuiti al Governo precedente, ma anche il numero elevato di richieste di modifica dei progetti, circa 600, ha giocato il suo ruolo. Dunque, l’ipotesi più probabile sarebbe quella di rimodulare i progetti, spostando però la scadenza a fine settembre.

La costruzione di nuovi asili nido è molto attesa perché i posti gestiti dai comuni attualmente non bastano ad accogliere tutti i bambini e le alternative private sono costose.

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