Lucattini: “Gli insegnanti abbiano formazione gratuita in ambito psicoanalitico. Si può essere terapeutici senza psicoterapeuti. Gli studenti ne hanno grande bisogno”

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“Non è più rinviabile il potenziamento degli sportelli d’ascolto psicologico a scuola ed è fondamentale che siano totalmente gratuiti. Non vanno intesi come ambulatori dove fare terapia ma come uno strumento di screening a tappeto per intercettare anche il minimo disagio psicologico e dare subito una prima risposta. Per questo devono rientrare nell’orario scolastico. In questo modo si sconfigge lo stigma, si diffonde una cultura psicologica e rende normale chiedere aiuto. Se tutti vanno dallo psicologo, nessuno si sente “diverso”.

Come realizzarlo? Con convenzioni con scuole di formazione di psicoanalisi dell’età evolutiva. Gli studenti e i genitori, in caso di bisogno, sono liberi di scegliere un professionista già di loro fiducia o avvalersi dell’elenco delle associazioni di psicoanalisti che hanno centri di consultazione e centri clinici”.

È il parere della psicoanalista Adelia Lucattini, Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, in merito al dibattito sul potenziamento dell’ascolto psicologico nelle scuole italiane. Nell’indagine Chiedimi come sto, condotta dall’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali dell’Emilia-Romagna su quasi 30 mila studenti medi e universitari di tutta Italia, gli studenti hanno dichiarato di soffrire di ansia e malessere psicologico. Nella maggior parte dei casi, hanno attribuito causa e  responsabilità di questo malessere alla scuola e il 90% ritiene fondamentale la presenza di uno sportello per il sostegno psicologico in ogni scuola e in ogni università. Su questi dati. di recente è stata presentata una proposta di legge in parlamento.

È doveroso riconoscere, prosegue Adelia Lucattini, che servizi psicologici nelle scuole sono già attivi, solo che a volte, nonostante gli sforzi, sono ancora sulla carta, altre volte purtroppo, sono stati aperti e chiusi, ovunque sono insufficienti. Il numero di psicoanalisti deve essere proporzionale al numero degli studenti in un rapporto ottimale di uno psicoanalista ogni dieci studenti, per colloqui individuali e gruppi.

Altro punto nodale e parallelo, è la formazione gratuita per tutti gli insegnanti ad orientamento psicoanalitico, che permetta ampliare la modalità di osservazione dei loro alunni e studenti. Gli insegnanti possono sempre essere terapeutici senza essere psicoterapeuti e gli studenti ne hanno un grande bisogno. Inoltre, l’ottica psicoanalitica aiuta a calibrare gli interventi con i genitori e a gestire lo stress professionale che ormai è a livelli allarmanti”.

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