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Creiamo “quaderni green” con legumi e cipolle, trasformiamo le matite in piante: piccole azioni per una scuola veramente ecologica

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La scuola è il luogo privilegiato per attivare progetti educativi sull’ambiente, la sostenibilità, la cittadinanza globale e ha il compito di sviluppare una nuova sensibilità legata ai temi del benessere personale e collettivo, alla sostenibilità ecologica, sociale ed economica. Questa sfida complessa deve basarsi su interventi adeguati per promuovere nelle future generazioni il sorgere di nuove consapevolezze per difendere il pianeta.
Per avere un approccio corretto nei confronti degli ecosistemi naturali si possono attuare una serie di percorsi educativi, adottando comportamenti sostenibili.

Lo sviluppo sostenibile passa attraverso le piccole azioni, promuovendo l’educazione ambientale a partire dalla scuola dell’infanzia. Iniziando dalla strategia delle tre R, “ridurre, riutilizzare, riciclare”, sorge l’idea della “classroom green”.

Evitare di sprecare carta. Basti pensare che una famiglia di 4 persone ne consuma l’equivalente di due alberi l’anno. E una classe di 22 alunni? E una scuola di 150 alunni? In un pianeta che ha bisogno di maggiore ossigeno e acqua, la carta consumata fra i banchi di scuola, oltre a quella depositata quotidianamente nei cestini, a quanti alberi corrisponde?

Sprecare meno carta significa non sprecare alberi e acqua. Per una rinascita ecologica sarebbe necessario utilizzare i quaderni con carta riciclata. Ridurre il consumo di carta permette di proteggere gli alberi, una delle barriere fondamentali contro la crisi climatica. Perché non creare nuovi quaderni green con la carta alimentare da imballaggio utilizzata dai venditori nei mercati?

Da un materiale da scarto possiamo realizzare il nostro “quaderno dei sogni”. Un quaderno realizzato con il recupero degli scarti dei legumi e della cipolla, come crush lenticchia, la carta ecologica attraverso il recupero degli scarti del legume. Oppure crush fagiolo, la prima carta ecologica ricavata dagli scarti dei fagioli, sostenibile e riciclabile.

Meno carta significherebbe anche meno spesa e quindi più risparmio per tutti. Meno carta significherebbe anche meno rifiuti da raccogliere fra i banchi, nei giardini, nelle strade, sui marciapiedi. Evitiamo di utilizzare i fazzoletti di carta o il rotolone e sostituiamolo con stracci di stoffa e strofinacci. Occorrerebbe iniziare a stampare meno fogli e consultare parte dei contenuti didattici in video con l’utilizzo della Lim, poiché la fibra di carta contiene carbonio e quando si rompe rilascia metano nell’atmosfera. Riciclando la carta si otterrebbe una riduzione del 74% dell’inquinamento atmosferico. Questa riduzione dovrebbe rappresentare il nostro primo contributo all’ecosistema naturale attualmente sotto pressione e alla sostenibilità intesa come stile di vita quotidiano.

Per risparmiare migliaia di fogli sarebbe opportuno per alcune attività utilizzare le tavolette grafiche e risparmiare così carta e inchiostro, insieme alla sostituzione dei libri fisici con la lettura in digitale attraverso l’uso di Ipad o tablet. In alcune scuole è stato introdotta la “New Technology”: tablet e pc sostituiscono i libri e i quaderni. Questa soluzione ha garantito di alleggerire gli zaini e ha rappresentato una svolta ecologica. Tra l’altro, gli zaini pesanti provocano danni alla struttura corporea dei bambini. In alternativa si possono utilizzare gli armadietti personali, in modo che lo studente lasci a scuola tutto il proprio materiale.

Nel corredo scolastico green non dovrebbero mai mancare le matite biodegradabili che si trasformano in piante. Quando la matita non è più utilizzabile, va piantata in un vasetto e crea una pianta aromatica (basilico, fragola, girasole, origano, pomodoro e tante altre). Un modo per dare una seconda vita alle nostre matite.

Anche il riciclaggio è importante per la sostenibilità ambientale e per ridurre la quantità di rifiuti nel pianeta. Attraverso la pratica del riciclo dei rifiuti, gli alunni imparano a inquinare meno e a preservare l’ambiente. Nelle “classroom green” ogni alunno fa uso di borracce riutilizzabili, salvaguardando la salute collettiva. La capacità di saper differenziare permette un grande passo per diventare amici dell’ambiente.

E poi: lezioni all’aperto quando il tempo lo consente, nelle giornate uggiose evitare la luce artificiale e utilizzare lampade di sale che rilasciano benefici per l’organismo purificando l’aria da batteri e da polveri allergeni.

Sarebbe opportuno evitare l’uso dei gessetti in polvere e sostituirli con i pennarelli di gesso liquido che non sporcano.

Questi piccoli passi potrebbero permetterci di salvare il mondo e il nostro futuro.

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